venerdì 30 dicembre 2011

Tramonto Rosso Non Avrai il Mio Scalpo


Quel mio Tramonto Rosso mi guardava da laggiù, le due puttane sulla piazzola di sosta in primo piano, i Black Stone Cherry alla radio e lui lì: il Mio Tramonto Rosso, sullo sfondo. 
Questa notte è così, rossa: il monitor rosso, il posacenere pieno di cicche rosse, le camel red, il libro di Baricco rosso, la bottiglietta di Allure rossa. E' un attimo particolare, pieno di noia che non chiarisce un bel cazzo. E' notte e basta, gli umori adesso hanno perso i ritmi quotidiani, la mia anima si disperde nella dissolvenza per nulla morbida di quel Tramonto Rosso. Mi confondo tra le angolazioni e le illusioni ottiche,

non riesco a stabilire punti di contatto definitivi. Sono pieno di limiti, non riesco a intravedere nulla tra le flessioni della mente. Un’emozione forte mi sfiora in un attimo rapidissimo, è come un soffio asmatico tra astrazione e tempo reale.

Quel Tramonto Rosso durò poco, era fragile e ultimo e profumato, aveva il volto preciso di lei al buio. Scivolo sulle emozioni e sfumano i suoni nella mia mente, me ne strafrego dell'happy ending e dell'happy starting. Mi perdo comunque la definizione delle luci, sono sempre l'ultimo a comprendere e il primo a dimenticare il significato ottico del giorno: il colore giallo è troppo forte.

Quel Tramonto Rosso, quando lei non c'è,  è proprio Nero...

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