mercoledì 28 novembre 2012

Zucchero di Kanna. 96



Mia madre dice che non ha parole...
Era ora...

Pronto, Rosa? Ciaooo, senti un po’ volevo sapere… no, non so niente della festa, che festa?… aaah, stasera?, non lo so se vengo perché… noo, non è per questo, tu lo sai… ma che c’entra, mica devi venirmi a prendere per forza tu, vengo da solo, con la mia macch… nooo, sto facendo un esempio, però non lo so se veng… e vengono tutti, me lo immaginavo… e anche Nic… tranquilla, ci siamo chiariti con Nic, anche perché… noooo, non abbiamo fatto a mazzate, nooo, chi te l’ha detto?… deflettore rotto?, no, ti sbagli, quello me l’ha rotto… vabbè, lasciamo perdere… senti Rosa, volevo sap… vediamo se vengo alla festa, Rosa, non lo so… ROSAAAAA!!!!!!, E FAMMI PARLARE PORCAEVA!!!! Ohhhh, allora voglio sapere se conosci certi amici di Madda a Amsterdam, se per caso c’hai un numero di telefono dove posso… no?, possibile? Ma non siete amiche tu e Madda? Ah, quella stravede solo per… vabbè, è una situazione strana ma… una situazione che va avanti da?!? Veramente?… o mammamà, senti Rosa… noooo, non lo so se vengo alla festa, cazzo Rosa!… e vabbè vengo, porcoggiuda!!!

martedì 27 novembre 2012

Lei è Una Troia



Quando ci penso rido.
L'ultima volta che ci ho pensato è stato ieri, un lunedì grigio come tutti i lunedì. Quando rido poi ci ripenso. L'ultima volta che ho riso è stato 27 giorni, 4 ore e 16 minuti fa, un lunedì leggermente diverso da ieri. Invece l'ultima volta che ho urlato è stato... non me lo ricordo, ma di sicuro era un lunedì, un lunedì uguale agli altri ma diverso.
Lei è una troia.
L'ultima volta che sono andato in panico è stato giusto un momento fa, un momento grigio come tanti altri. Un panico da tutto e da niente, uno di quegli attimi in cui vaneggia la mente e ti mente. Ti nasconde qualcosa, la mente.
Lei è una troia.
Le mie tentazioni pungono, sono spade, siringhe infette. L'ultima volta che l'ho fatto è stato stamattina, nel bagno. Mi violento in un angolo, grigio come un lunedì, grigio come una toilette.
Lei è una troia.
Nessuno sta ad ascoltarmi. L'ultima volta che sono stato ascoltato da qualcuno è stato al Centro: dottore e paziente. Ma dottore, è Lei che è paziente con me, no? 
Mi voglio stupire, e per stupirmi devo colpire. Non ho il coraggio di colpire gli altri, quindi colpisco me. Dovrei reagire, provare a uscire.
E lei, solita troia, la mia eroina, salverà il mondo.
Sono in down e mi manchi sai?

Zucchero di Kanna. 95



Al Puzzo Maria A Pacc trova Geronimo che l’aspetta, e così i due si vanno a imboscare alla Figgiccì, mano nella mano. Li invidio, che anche un supereroe vorrebbe tenere la mano alla sua supereroessa.
Sul tardi arriva Tina, mi si affianca e comincia come al suo solito a raccontare di suoi ex e a farmi il filino piano piano. Ma Ciofek ha il colpo in canna, ha l’arma segreta: con due frasi cinico/depresse mette cappaò la gatta morta. E’ inutile che ci riprovi cocca, Ciofek c’ha il cuore a pezzi e non vuole fare il simpaticone con nessuna, tantomeno con te. Pussa via, anzi pussate via tutti, che se vi esterno la paranoia che c’ho dentro vi mortifico tutti!


/chattina mia?
/eri davvero innamorato?
/nulla era impossibile. E tu lo eri?
/Vuoi fare Freud, anzi Raff, dopo tutti questi anni?
/naaa, volevo solo farti sbilanciare un po'...
/hai qualche frase sofisticata delle tue pronta per l'occasione?
/sì, ho giusto qui un bacio Perugina


domenica 25 novembre 2012

Zucchero di Kanna. 94



È arrivata stamattina. Stavo nel letto con ancora qualche decimo di febbre e di freddo e di raffreddore. Me l’ha portata mia madre: una cartolina da Amsterdam. Dice: Siamo venute a trovare degli amici, ne approfitto per riflettere a fondo, dovevo farlo, per te, per Marta (l’Amicafriz, n.d.r.), e quando tornerò spero di avere le idee più chiare.
Mi è venuto un nodo alla gola. Mi metto a sedere sul letto. Muoio di gelosia. Amsterdam… come suona densa di speranza questa parola…

Scantinato, altra riunione di condominio. Stavolta c’è pure Nic, che sta triste perché gli ho raccontato della cartolina col messaggio di Madda e il fatto che a lui non abbia scritto niente lo mette fuorigioco e lo fa stare giù.
Insomma che facciamo che non facciamo co’ ‘sti Cancabaia, chiacchiere chiacchiere senza riuscire a trovare una soluzione per farli sopravvivere ‘sti Cani che non Abbaiano Più. Anche ‘sta storia volge verso un triste final, si chiudono i battenti, lo Scantinato lo liberiamo, che andare avanti a buttare soldi per il fitto da chiedere a mammà, per tenere in vita tutto l’arsenale senza suonare, è pure un peccato.
Mi guardo alle spalle e per attimo vedo quello che sono stato in quello Scantinato: un supereroe della chitarra, Ciofek, col mio mantello nero mi porto via l’ampli e mi viene da piangere.

sabato 24 novembre 2012

Questo Strano Bazar



Quelle notti te le aspetti senza sorprese, arrivano talmente uguali a mille altre che ne resti sorpreso. Sono notti con cui non ci puoi giocare, stai scavato dentro e ti sembra che sia lei a guidarti: la notte. Ti sembra di essere immobile dentro attimi nudi, da raccogliere in un album e custodire gelosamente. Ti senti un semaforo verde, che nessuna rispetta: tutte si fermano come se fosse rosso. Sono notti da  fuga a piede libero, una corsa umida come uno sputo dentro uno sputo di bar.
Il senso di tutto questo è un non senso, procedere senza logiche in questo strano bazar della mente è una prerogativa umana. Basterebbe il tocco di una donna, di quelli che lasciano un profumo, ma di cui prima o poi se ne perdono le tracce. Sono alterato, alternato in giorni più o meno musicali ma in diesis: io in diesis non ci torno. Ci vuole energia, energia pura, senza fiamma senza suoni senza colori, e per quanto rockeggiante io la cerchi, per quanto samba io la veda, la notte scivola via sempre uguale...



Zucchero di Kanna. 93



Risponde la segreteria telefonica di Madda... Se volete lasciare un messaggio parlate dopo il bip. Biiiiipppp…:
Madda! Madda! Ma dove sei finita, Madda!, si può sapere?, sono due giorni che ti cerco, Madda!, fatti viva Madda!, che dobbiamo parlare, assolutamente, adesso lo so
che cosa ti succede dentro Madda!, ma parliamone, ti prego Madda!, chiamami…
Madda!

E’ scomparsa.
E io pure. Medito piani di guerra, bombe al napalm, incursioni aeree. Qualcuno deve pagare, qualcuno è colpevole del mio feeling scomparso, qualcuno dovrà morire, che certe volte la muerte è l’unico rimedio. O almeno non mi viene in mente nient’altro. Almeno fino a quando non riuscirò a parlarle, porcoggiuda!
Al Puzzo ci ritroviamo io e Nic, amici di nuovo nella malasuerte, e poi arriva anche Raff. I Pirati nel Covo dei Mortificati. E stasera l’alcol non basta, ci vuole qualcosa di più: c’è sempre voluto qualcosa di più nella vita, ma stasera ci vuole qualcosa di più del di più. Nic tira fuori l’erba e ci bruciamo la testa. Andiamo di fuori, davanti al pub, e grazie alla solita impalcatura del restauro saliamo sul tetto del palazzo. Da qui le stelle sembrano più vicine, e io lo dico, a alta voce, che le stelle forse da quassopra le possiamo finalmente toccare. Ma subito Raff mi smonta, dice che quello è solo l’effetto dell’erba: così fatti che risolviamo?, quando torneremo lucidi cosa sarà cambiato veramente?
Dal tetto del palazzo in ristrutturazione si tocca il buio, e il freddo, e la pioggia sottile. C’è l’atmosfera giusta per stare male e sentirsi peggio; c’è anche un mal di schiena per lo sforzo del free climbing e un raffreddore che sta per arrivare.
C’è che ho lasciato sulla sua segreteria un miliardo di messaggi. Niente. C’è che anche Nic le lasciato messaggi. Niente. C’è che mi sento acido sgasato guasto, guardo giù dal tetto ed è come se mi guardassi dentro, nel buio-freddo-pioggia che avverto dentro me.
C’è che ho trent’anni. Trentamila anni. Tre milioni di anni. Tre miliardi di anni.

domenica 18 novembre 2012

Oroscopo


ARIETE
potrai conciliare una difficile fase con lei, magari ricordandole i momenti migliori trascorsi insieme, soprattutto quando lei usava la sua carta di credito e non la tua
CANCRO
portala in luoghi dove non sei mai stato con nessuna: da evitare quindi tutte le piazzole di sosta della tangenziale
BILANCIA
potresti ricevere da parte sua un atteggiamento ostile, ma non devi preoccuparti: ha solo scoperto che ti masturbi sotto la doccia
CAPRICORNO
i tuoi dubbi e le tue incertezze potrebbero aumentare, perché temi che lei ti nasconda le cose: l'importante è il nascondiglio sicuro dei giornali porno
TORO
lei ti farà un'improvvisata veramente piacevole: fai dunque spazio nell'armadio
LEONE
ti si presenterà un'occasione irripetibile, dovrai stare attento a non lasciartela scappare: leggi bene il volantino dell'Ipercoop
SCORPIONE
la partner capirà le tue esigenze e lascerà tranquillo: finalmente il bagno sarà tutto tuo
ACQUARIO
avrai l'opportunità di fare nuove conoscenze importanti per il tuo lavoro: arriveranno calze a rete firmate e passamontagna in pura lana
GEMELLI
potresti ricevere accuse ingiuste e gratuite: per usufruire dei domiciliari potrai avvalerti della facoltà di non rispondere
VERGINE
potrai concederti viaggi di lusso e svaghi con donne bellissime: ah ah ah, anche a noi dell'Oroscopo piace spararle davvero grosse
SAGITTARIO
gli influssi planetari rendono molto positivo il settore affettivo: ma solo sett'ore, poi basta
PESCI
farai un piccolo viaggio con la persona amata, oppure un piccolo incubo con la persona armata

Io non credo agli oroscopi: penso che ognuno sia in grado di scrivere il proprio, e con un po' di coraggio e fantasia anche di leggerselo...

sabato 17 novembre 2012

Zucchero di Kanna. 92



Nic compra due birroni da trequarti a una bancarella e prendiamo a sorseggiare glugluglu dentro la sua macchina. Aspetto che si confessi, perché mo’ è la resa dei conti, deve chiedermi scusa e darmi delle spiegazioni logiche.
Ma lui non dice niente, solo che sta di merda da quando Madda non si è più fatta viva con lui, e che mi seguiva perché era sicuro che io la incontravo e così almeno la rivedeva, che lui per Madda sta fuso di brutto. Mi dispiaccio effettivamente per quest’abbandono, e un po’ mi sento come lui. Glielo dico che da un po’ anche io sono stato abbandonato, che non riesco più a reperirla, e gli racconto pure del carabbinero che non esiste. Lui dice che lo sa benissimo e pensa che quella è una cosa inventata da lei per nascondere una storia torbida. Mi stupisco e Nic si stupisce che mi stupisco, dice che lei sta facendo pure a me quello che ha fatto a lui, e cioè illuderlo illuderlo per poi sparire. Ma almeno, dico io, io per quanto posso stare male non vado in giro a spaccare deflettori né a menare schiaffi sotto i portoni delle persone! Nic mi guarda strano e mi chiede di che cazzo sto parlando: io glielo leggo negli occhi che non sta mentendo, Nic è mio amico da sempre.
Allora in un attimo rispolvero tutte le scene contorte del feeling con Madda e tutto mi sembra lampante, porca miseria!
Siamo due coglioni Nic, due coglioni che neanche se ci fanno un monumento alla coglionaggine può bastare...

giovedì 15 novembre 2012

Quando Sarò Cadavere


Quando io sarò cadavere:

1. capirò di aver svelato un mistero a me stesso
2. capirò di non esser stato un eroe
3. non sarò stato bravo a risolvermi
4. non avrò scritto un altro romanzo
5. avrò cambiato punto di vista sulla vita
6. avrò risolto il mio problematico rapporto col mondo
7. penserò che qualcuno ha solo spento la luce
8. non farò domande ai miei vicini di tomba
9. comincerò un viaggio intollerabile
10. mi sentirò finalmente adulto
11. sarò orgoglioso di essermene andato con un po' di rumore
12. mi dissocierò dal mio io dissociato

Quando io sarò cadavere sarò un cadavere molto empatico.

martedì 13 novembre 2012

Il Mondo è Pieno di Peli



Il Mondo è pieno di peli.
Ha un'aria troppo vaga per riuscire davvero ad entrarci. Me ne accorgo da certe espressioni davanti allo specchio, da certe sue smorfie, da certe sue atmosfere intontite. Per essere a tema, e riuscire a ballare in questo Tempo, mi rigiro e piroetto, ammiro il mio corpo ultrapiatto ultramagro. 
E intanto il Mondo se ne sta nel suo giardino, io in mutande, lui in giardino. D’estate, disteso sull’amaca a fissare il mio vuoto e a disegnare un cielo approssimativo sulla mia testa. Mi prende lo sconforto quando noto sul suo petto nudo che qualche pelo comincia a sbucare. Io provo fastidio per i peli, i miei e quelli del Mondo: mi danno prurito. 
Mi chiudo in bagno a rasarli, i peli, stando bene attento a non lasciarne neanche uno. Ma quelli del Mondo restano lì, e mi danno noia.

Zucchero di Kanna. 91



Ritorno allo Scantinato a suonare da solo, come un Canechenonabbaia: non resisto molto. Ma di tornare al Puzzo e/o in Piazzetta non se ne parla, non ho voglia di vedere Rosa Pajella o la Bovina o Tina, voglio Madda e basta, del resto del mondo me ne strafrego.
Ma lei non c’è. E io resto a terra, sgonfio come un pallone bucato.


Stasera siamo andati al cinema, io Geronimo e Maria A Pacc. Non sapevamo a che santo votarci stasera, e allora ci siamo votati a santo Eddie Murphy, che almeno ci siamo fatti due risate e ho dimenticato per un’oretta tutte le traversie ignobili della mia vita. Avrei voluto che ci fosse stata anche Madda, ma lei continua a latitare, e ‘sta storia che non riesco più a beccarla mi fa impazzire, perché non capisco che cosa sta succedendo.
Quando usciamo dal cinema Geronimo e Maria A Pacc se ne vanno a imboscarsi alla Figgiccì, e io resto da solo, non so che cazzo fare né dove andare. Mi infilo in macchina e comincio a girovagare a vuoto per la city, sigaretta in bocca e stomaco contratto per la solitudine. Ci metto dieci minuti ad accorgermi che una macchina mi segue: io giro a destra e quella gira a destra, io giro a sinistra e quella gira a sinistra, fino a che mi rompo di brutto, fingo una svolta brusca e invece inchiodo, e quella per poco non mi tampona. Schizzo giù dalla macchina e mi butto a peso morto verso lo sportello inseguitore, lo tiro fuori di peso, è Nic, lo sapevo che era lui. Gli urlo in faccia che cazzo vuole. Lui resta un po’ mortificato, dice che è meglio se andiamo a bere qualcosa insieme. Io per un minuto spengo la mia rabbia.

domenica 11 novembre 2012

Il Sabato Dei Finocchi


Mangiar finocchi insaporisce il palato. Bere un bicchiere di vino artigianale aspro, subito dopo, lo rende più gustoso. Da qui il modo di dire "infinocchiare".
Non lasciarsi infinocchiare il sabato;
ingredienti:
1. un sabato qualunque un sabato italiano
2. una donna che ti piace
3. un bicchiere di vino aspro
4. due finocchi
Evitare di mescolare gli ingredienti a cazzo di cane. La giusta sequenza è:
i finocchi
il vino
la donna che ti piace.
I finocchi beatificano il palato per poi gustarsi il vino (aspro), e poi la donna (magari aspra anche lei). A degustare prima il vino, ci si ritrova il palato intontito, quindi non adatto a godere dei finocchi né della donna: tutt'al più si usufruirebbe della donna da finocchi.
Ergo:
prima i finocchi, poi il vino, poi la donna.
Se sei una donna non porti problemi con la sequenza: comunque sia puoi infinocchiarlo e/o ubriacarlo. 

giovedì 8 novembre 2012

240 Cm.


Sono a 240 centimetri dal mio albero, l'albero che ho scelto per farmici seppellire sotto. Sono circa 150 passi dal bordo bosco verso l'interno, direzione est. Quando morirò dovrà essere Natale, sarà più facile ricordarmi. Sono in leggero anticipo però, è solo novembre. 
C'è pioggia, ne sarebbero contenti i Guns'n'Roses. Quand'ero giovane facevo il falegname, o meglio ero un segaiolo: cioè non facevo un cazzo. Il mio hobby preferito era bestemmiare le madonne: ne conoscevo di varie nazionalità e apparizioni. Mi restano solo 9 cioccolatini, 9 magiche sfere pagate in offerta a 3,90 euro. La catena montuosa sullo sfondo è illuminata da un chiaro di luna che favorisce la descrizione dell'ambientazione. Ci sono riflessi microscopici, saranno 300 luci intermittenti di stelle lontane: una specie di albero di Natale galattico. Vengo qui solo di domenica, a mezzogiorno, ma stavolta ho preferito il chiar di luna: morire di giorno non fa effetto.
Esteticamente non son tanto male, un tempo ero proprio un bel tipo. Tiro fuori dalla giacca di neropanno uno specchietto e mi ci specchietto dentro: mmm, niente male. Il colorito sulle guance è vivo, il gel sui capelli bianchi tiene.
Va bene, mi son convinto: mi suicido l'anno prossimo.

domenica 4 novembre 2012

Zucchero di Kanna. 90



E facciamo ‘st’altra riunione di condominio allo Scantinato, che tanto ci si riunisce in tre gatti ormai, io Raff e Maria a Pacc, a tirare le somme di un anno suonativo finito a taralluzzi e vino senza riuscire a quagliare niente di buono. A Nic non l’ha invitato nessuno...
Decidiamo di tenere l'affitto dello Scantinato un altro poco, giusto per tenere viva l’illusione della rock band, anche se, effettivamente, da quando Artù è andato via, e da quando con Nic è cominciata la guerra, i Cancabaia non sono stati più gli stessi. Già prima non eravamo il massimo, figuriamoci adesso che siamo ridotti ai minimi termini.
Finita la riunione di condominio passiamo per il Puzzo. Tento di beccare telefonicamente la mia Madda ma non la trovo, per cui finisco per imbriacarmi di brutto insieme a Raff, che con lui ultimamente ci intendiamo bene a sofferenze. La serata si esaurisce sulle spalle di Maria A Pacc, nel senso che lei è rimasta lucida perché è felice del suo feeling geronimiano e ci ha sopportati che piagnucolavamo sulle sue spalle.
Mi manca il mio Dream Day…
E mi sento spento, è da un po’ che non la vedo: al telefono non risponde più, ma dove cazzo è finita?  

sabato 3 novembre 2012

Gli Elefanti



Generalmente ‘sta strada è piena di ricchioni e puttane, ma stasera ce ne stanno pochi: eccoli là, che sbattono i piedi a terra per il freddo. Qualcuno prova a fermare qualche macchina di curioso, che quelli non mancano mai, qualcun altro ha acchiappato il porco di turno e se lo va a spompinare qua dietro, in una stradina sterrata che sembra fatta proprio per noi.
Stanotte tengo voglia di parlare, mi voglio sfogare e parlo da solo, come un pazzo. Ho un buco di parole proprio qua, sulla lingua:  puoi vederlo pure tu che mi si è seccata a forza di stare zitto.
Al nord ci sto da un anno. Ho pochi amici, e quei pochi che ho non lo sanno il mestiere che faccio. Il mestiere che faccio non lo sa nessuno, neanche giù, anzi giù al sud sanno che lavoro come elettricista. Qua, al nord, dicono che si sta bene, si mangia e si beve e il lavoro ce n'è per tutti. Ma intanto io quando sono venuto qua a stare da un mio compagno mica lo trovavo il lavoro. Mi sono sbattuto da tutte le parti, niente. Il fatto è che io fin da bambino c’ho avuto storie da trauma, perché c'era un mio zio che mi portava con lui in giro, per la campagna sua, e mi dava dei soldi se giocavo col suo coso. A quei tempi, quando ero bambino, non sapevo cos'era quel coso, pensavo a una proboscide come gli elefanti. Quindi adesso non mi fanno schifo, certi uomini: e neanche gli elefanti.

giovedì 1 novembre 2012

Zucchero di Kanna. 89



Da quando Artù se n’è andato su al Nord, e da quando con Nic non scorre buon sangue, la premiata ditta Cancabaia & Co ha chiuso per ferie. Non è che in questo periodo sono in grado di dare il massimo, con tutti ‘sti casini che mi stanno succedendo. Sono riuscito a stento a scrivere una song nuova dal titolo: ‘Ste Cazze Di Stelle Dove Sono? La musica suonata mi ha un po’ fatto le palle quadrate, con tutte ‘ste fantasie mitomani da rocchettari di provincia che finora non ci hanno mai portati su un palco, co’ ‘sta vita foggiana stupida e inutile fatta di giri a vuoto nella Piazzetta a salutare quattro coglioni che a stento conosci, con mia madre che sta sempre a dirmi che devo trovare subito di corsa un lavoro, co’ ‘sta città di merda che l’unico lavoro che ti offre è fare il cameriere o cogliere i pomodori o tagliare l’uva a meno che non sei megaraccomandato per prendere un posto al Comune o nella Monnezza.
Questo mio maledetto feeling non funziona, il cuore batte da Dio, ma le situazioni si ingarbugliano sempre di più: ‘sto carabbinero che nessuno ha mai visto ma aleggia come un fantasma, l’Amicafriz di Madda che orbita attorno a lei in una maniera troppo equivoca, Nic che non so più che cosa sta inseguendo, Non so se ci sarà una soluzione a tutta ‘sta storia, quasi quasi mando tutto a fangulo e scappo via pure io.
Sto un po’ Dan oggi.