sabato 27 luglio 2013

Purtroppo C'è Sempre Qualcosa Che Comincia

1. Scende dall'auto senza gli shorts
2. Sfrecciamo via con i finestrini aperti, a lei non piace il l'aria condizionata
3. Destinazione incerta finché non ne trova una
4. Il lido più vicino a Punta Grugno
5. L'ombrellone a caso, senza badare alla numerazione
6. I tuffi e gli abbracci salati
7. La matita nera agli occhi che si scioglie
8. Sul bagnasciuga con le onde troppo forti
9. Mangiare pane e pomodoro
10. Sporcare il telomare arancio
11. Leccarsi di acqua dolce della doccia
12. Due tiri fissi alle sigarette
13. Eccitazione e contenimento
14. Massaggiarle il piedino
15. Momenti di spiegazioni e relative malinconie
16. Punta Grugno si ingrugnisce di sera
17. Il Lido che aspetta noi per chiudere
18. Ultimo caffè all'area di servizio
19. Sentire la mancanza e ancora non va via
20. La vita è un portafogli in tasca troppo usato

 Purtroppo c'è sempre qualcosa che comincia...

sabato 20 luglio 2013

Io Sono Due

So quello che pensi.
Io sono la tua parte malata, il tuo Io cattivo, il tuo alter ego gonfio di malessere, la tua parte scura, le tue sbronze, le tue allucinazioni, la tua polvere da sparo, il tuo The Dark Side Of The Moon, il tuo guerriero suburbano, il tuo capo zulu, il tuo bastardo, il tuo collutorio gengivale.
Ma mi hai voluto tu.
Tu non sei il bene, tu non sei il male. Tu sei una cosa sola, e lo decidi tu, solo tu, sempre tu: su quale parte di te vuoi proiettare le tue alienazioni? Siamo sempre in due dentro di noi, in perfetto disarmonico disaccordo.
La follia stanotte ci prenderà entrambi.
Non so dove andremo adesso. Non so cosa faremo adesso. Non so cosa chiederemo adesso. Questo Adesso è tutto nostro. Non so tu, ma io sopravviverò, io sopravvivo al bene: un ultimo brindisi col Martini?
So quello che pensi.


martedì 16 luglio 2013

George Clooney In Brutta Copia

Mastico amaro e tremo, mentre armeggio nervosamente col telefonino. Rigiro tra le mani la cartolina che lei mi ha mandato dal campo scuola, negli States. Ne avrà per un anno ancora, stronza. E stronzi anche gli States.
Prima di entrare in uno stato di choc da abbandono improvviso, ho ghignato e poi riso forte, una risata chiocciante che sapeva di scherno. Mi sono perso per una puttanella, per una stronzetta che poteva essere mia figlia; c’avevo goduto a scoparmela con l’aria vissuta d’un George Clooney in brutta copia.
Vorrei un Martini adesso, anziché la solita sciapita coca lemon: se la mia vita è cambiata anche il mio stomaco dovrà cambiare. Tocco il fondo del bicchiere che è sul tavolino, come ho toccato il mio fondo lacerandomi nella ricerca del nulla.
E questa cartolina posso rispedirla al mittente.
Nell’aria c’è una sensazione di ballad contorta, e pensieri poco lucidi che sembrano corvi: o forse sono gli avvoltoi che volano alti sulla mia testa.
Basta pensare basta pensare basta pensare...
Vorrei andarmene da qui, accelerare, sempre più veloce, in discordanza col buio, correre correre correre. Dovrei tornare a convincermi di essere una persona sola, una – persona - sola.
Non ho più bisogno di te adesso, puttanella…


sabato 13 luglio 2013

Superman Domestico

L’ho sempre saputo. Ho vissuto come folletto nell’alito intrepido della routine, tra le sue trame gonfie come tette, nel suo grigio, scazzato e impazzito, impaziente di venirne fuori senza sapere come, senza sapere il perché, perché del perché non mi fregava un cazzo, volevo uscirne, infatuarmi ancora, della vita, delle notti coi controcazzi.
Non ha sofferto, su questo puoi giurarci. L’ho sorpresa che, come sempre, faceva zapping col telecomando. L'ho strangolata con i suoi bei collant a rete, e in quel momento le palle mi si sono sgonfiate, le rughe sono sparite, ho smesso i panni del guerriero suburbano. Ho eliminato la gabbia che mi aveva costruito intorno, dove non c’era aria, non c’era respiro, non c’era battito cardiaco.
dovenonc’er…
Dove non c’ero più io.
Ora sarò liberi, o comunque così mi sembrerà.
Libero di cercare tutte le Lei del cosmo. Con questa nuova pelle sarò un vero serpente, pronto a strisciare ai piedi di chi mi pare, se mi va. Invaderò i microspazi della mente senza proferire più parole del necessario, senza più ristagnare nello squallore familiare, senza più dover chiedere permesso, maleducato e senza creanza, stronzo vero, senza finzioni e senza apparenze, uomo nuovo uomo migliore: non un inutile Superman del focolaio domestico.


giovedì 11 luglio 2013

Utili Consigli Per Migliorare La Propria Vita


1. Convincersi quando non è questo il modo di fare
2. Non fare il commerciante di carboidrati
3. Non fare festa quando ci si sente stupidi
4. Cambiare paese e non parlar male del proprio paese
5. Lavorare quando c'è da lavorare
6. Fare finta di niente e andar via tranquillamente
7. Avere tante cose da fare ma non fare niente
8. Rendere la primavera esistente
9. Guardare il mondo dalla finestra della cucina
10. Pensare tondo per sentirsi diverso
11. Alzarsi presto e scazzarsi
12. Farsi comprare un vestito nuovo dalla mamma
13. Guardare la gente negli occhi con un sorriso cattivo
14. Avere ragione sempre
15. Fare periodici controlli clinici
16. Dialogare con la propria brutta faccia
17. Cercare di non finire male, soprattutto la domenica
18. Vivere sere diverse da quella del giorno dopo
19. Non andare in discoteca a meno che non sia l'unica in città
20. Provare a galleggiare sulla merda
21. Riscoprire il gusto dell'amaro in bocca

Comunque vada, God save the Queen...

mercoledì 10 luglio 2013

Pesce in Acquario

L’ho cercata per mare e monti, l’ho cercata tra pensieri acidi che mi scrosciavano dentro, l’ho cercata, l’ho fortemente cercata, l’ho cercata ovunque.
Ma non l’ho trovata, no, non l’ho.
O forse non l’ho voluta trovare. L’unica mia certezza non era lei, ma quello che lei rappresentava per me: una vita nuova.
E fresca.
E giovane.
In tutto questo buio che ho dentro, questo è il solo leggero bagliore che ne trapela, che ne traspare: aver vissuto grazie a lei una nuova giovinezza, l’illusione di essere tornati indietro, all’adolescenza, ai riti tribali, ai  sogni di gloria, agli stereo e alle cassette. Una nuova gioventù bruciata, lei era la mia nuova gioventù bruciata, mi spianava le rughe e mi teneva vivo.
Ha fatto la cosa giusta, l’unica che potesse staccarla definitivamente dai resti della mia vecchia vita ormai alla deriva, quella vita fuori quota e cruda come carne putrida, quella vita a cui non ero più abituato, quella vita dentro la quale ero come pesce in un acquario, quella vita stronza, hai voglia a cercarne di aggettivi: stronza, ecco, il termine giusto.

Stronza vita e stronza lei.

lunedì 8 luglio 2013

Donne al Centro Tonale

Succede, se le song le ascolti attentamente, certe song intendo: succede che c'è uno strumento che suona sempre la stessa nota, e quella nota nota funziona benissimo. E' un centro tonale. Ad esempio la chitarra tiene ritmo sempre con quella nota, mentre il basso va in loop girando attorno a quella nota ritmica con una serie di altre note che, all'apparenza, non c'entrano niente. Presente With or Without You degli U2? Esatto: Edge tiene il ritmo di chitarra sempre sulla stessa nota, e il basso ci gira attorno con altre note. L'effetto è godibilissimo.
Un po' come quelle persone che tengono banco, quelle che danno carte. O come certe donne: loro sono al centro dell'attenzione e tu, come un pirla, ci giri attorno. Sta di fatto che conviene valutare bene se quella donna lì, sì, proprio lei è il tuo centro tonale.

domenica 7 luglio 2013

Voci Atroci


Finalmente sono qui, nel flash finale. I finali mentono sempre, come ogni buon inizio. Da tempo quelle voci atroci che ho dentro mi dicono: amico mio, il tunnel è lungo, interminabile, è ora di chiedersi se... Sono strafatto, sono in un vortice di flashimmagini e sbottamenti dell’anima, sono dentro una tribù di pensieri selvaggi e cannibali. Sgrano gli occhi adesso, metto a fuoco tutte le prospettive finte, tutti gli attimi confiscati che mi hanno ridotto così. Venite gente, venite nella mia giungla asfittica e buia, aggrappatevi al mio cannone e alle mie avemarie, restate con me per un finale degno.
Mi fisso nello specchio, a distanza, e sembro morto ancora prima che le mie voci me lo chiedano. Le vociatroci mi stanno di fronte, in standby, a valutare gli effetti della solita domanda, ancora quella domanda, sempre quella domanda...
L’h-a-i u-c-c-i-s-a?
Rispondi, l’hai uccisa?
L'hai uccisa la tua vita?
Rispondi...


venerdì 5 luglio 2013

Gingerino Rosso


Sono tranquillissimo. I minuti passano monotematici, intrappolati dal mio ghigno sadico. Ho la gola secca di deserto, mi ci vorrebbe un gingerino rosso prima di mettere il sigillo finale a tutta la storia. L'ordine è arrivato netto e pulito: farlo in pieno centro, davanti a tutti, fanculo tutti i testimoni.
La piazza brulica di ominidi rigidi, soliti pupazzi e gnomi pittatocolorati che sgambano in questo habitat urbano. Mi sento a disagio nella puzza di sudore di questa folla stupidita che mormora e taglia il silenzio a metà. Sbircio in direzione del bar, senza avvicinarmi: lui è lì, appollaiato su una seggiola, ad un tavolino esterno. Le fiondate di vento caldo mi offendono, mi tagliano la faccia come sciabolate. Lui sta buttandosi in gola un mixdrink colorato, innaffia la sua ultima sera con alcoliche emozioni. Il suo sguardo ebete incrocia i miei occhi, tracciando un gioco tridimensionale di stati d'animo.
Mi vede.
Sì, mi vede, mi ha visto: ha capito.
Troppo tardi, sono a pochi metri da lui. Tolgo la pistola da sotto la camicia, gliela piazzo in faccia: un solo colpo e finisce a terra con il volto macellato.
Le urla della folla mi trapanano la testa, ma non intaccano la lucidità della mia fuga piuttosto lenta. La giacca di lino è intristita di sudore e sangue: fanculo il look, almeno per oggi. Mi svicolo tra le stradine della città vecchia, le urla e le sirene nell'aria, distanti. Ho già voglia di giocare il prossimo game: attendo nuovi ordini, insert coin, insert coin.
Rido, deviato. Un’aspro odore di metallo e polvere da sparo mi stringe in un abbraccio amico, fraterno. Appena posso mi bevo il gingerino rosso, fresco: me lo merito.

martedì 2 luglio 2013

Sono Una Persona Seria

Sono una persona seria, anzi serissima.
Mi sveglio tutte le mattine alle 7 in punto, anche la domenica. Mi accomodo sul water per 15 minuti circa per liberare il mio corpo. Alle 7.15 mangio uno yogurtino magro e dei biscottini ai cereali. Mi lavo i denti con dentifricio antitartaro e mi rado con rasoi bilama Bic. Esco chiudendo tutte le tapparelle.
Prendo l'autobus n.12 alle 8.15, scendo in centro in prossimità dell'ufficio. Saluto i colleghi e prendo posto alla mia scrivania. Disbrigo pratiche assicurative senza interruzioni fino alle 11.
Alle 11 tiro fuori la tovaglietta, apparecchio e mangio una mela e dei crackers con riso soffiato. Alle 13 c'è pausa pranzo, riprendo l'autobus n.12 nel senso inverso e torno a casa. Mi preparo della verdura con un po' d'olio, insalate miste di pomodori e cetrioli e rucola, bevo acqua liscia. Lavo i piatti senza detersivi, perché inquinano i mari. Faccio una pennichella fino alle 16, in quanto doverosa e salutare. Poi faccio i cruciverba, mi ripreparo e scendo a prendere il n.12. Alle 17 sono in ufficio, a disbrigare pratiche assicurative fino alle 20.
Torno a casa a piedi, per allenare un po' il cuore e tonificare i muscoli. Rilasso i pensieri. A casa mi preparo delle zucchine o melanzane con un po' d'olio. Guardo il TG di Canale 5, poi qualche fiction tipo Montalbano.
Alle 23 sono nel letto, finisco i cruciverba. Spengo la luce al massimo alle 23.30: l'essere umano ha bisogno di almeno 7 ore di sonno.
Sono una persona seria, faccio di tutto per esserlo: anche a 23 anni.