Anche questo venerdì in attesa di chissà che. C’è un’aria fredda che gela le intenzioni. Mi lascio ben bene gelare. Certe volte il freddo ti anestetizza i pensieri.
Artù fa girare un paio di canne e io mi succhio tutto il cervello.Che t’aspettavi da questa serata congelata? Dopo mezz’ora sto tutto rincoglionito e mezzo addormentato. Maria A Pacc non fuma. Lei è una che non sempre si lascia scivolare. Verso l’una mi prende per il collo della giacca e mi trascina via.
- Basta Puzzo basta canne – dice, con un tono infastidito.
Non capisco.
Mi prende le chiavi e guida la mia macchina, di prepotenza. Lascio fare e vegeto sul sedile a fianco. Sotto casa sua l’ultima sigaretta, diventata quasi una prassi. Lei non dice una parola, si vede che sta scazzata. Io comincio a ridere da solo e allora lei mi guarda in faccia e dice:
- Sei un cretino a ridurti in questo stato, lo capisci che qualcosa deve cambiare?
Sbatte lo sportello e se ne va.
Questa non l’ho capita.
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