domenica 25 dicembre 2011

Zucchero di Kanna.10


Anche questo venerdì in attesa di chissà che. C’è un’aria fredda che gela le intenzioni. Mi lascio ben bene gelare. Certe volte il freddo ti anestetizza i pensieri.

Artù fa girare un paio di canne e io mi succhio tutto il cervello.Che t’aspettavi da questa serata congelata? Dopo mezz’ora sto tutto rincoglionito e mezzo addormentato. Maria A Pacc non fuma. Lei è una che non sempre si lascia scivolare. Verso l’una mi prende per il collo della giacca e mi trascina via.

- Basta Puzzo basta canne – dice, con un tono infastidito.

Non capisco.

Mi prende le chiavi e guida la mia macchina, di prepotenza. Lascio fare e vegeto sul sedile a fianco. Sotto casa sua l’ultima sigaretta, diventata quasi una prassi. Lei non dice una parola, si vede che sta scazzata. Io comincio a ridere da solo e allora lei mi guarda in faccia e dice:

- Sei un cretino a ridurti in questo stato, lo capisci che qualcosa deve cambiare?

Sbatte lo sportello e se ne va.

Questa non l’ho capita.


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