mercoledì 14 dicembre 2011

Nubi Flight Express


Queste nubi non le riconosco, non hanno i colori adatti per rifinire i bordi del mio umore.
Le fitte nello stomaco e sotto il palato, mentre fuori c'è un crepuscolo al bacio. Non ho mangiato quasi niente, il bigliettino che lei mi ha lasciato è indecifrabile e dovrei buttarlo via: ma non ci riesco...
Le parole qui scritte hanno ombre che rilanciano al buio, ma non hanno un'anima. Mi rendono il cielo grigio, in un giorno dove di blue ci sono solo le mie Camel. 
Questo feeling è un triangolo non equilatero...
Mi sistemo meglio il perizoma azzurro, dentro questa stanza senza perimetri e senza centri di gravità. Sangue cattivo mi scorre dentro, danza e ronza sulle punte. Le note di questo blues me le studio a tavolino, senza riff troppo complicati: sono percorsi contorti dentro me, dentro le mie vene, dentro un rodimento underground.
Non ho saputo riconoscerlo il grigio di questo Feeling, avrei dovuto guardare più attentamente il soffitto e i vetri impolverati. Lei era illeggibile, apocrifa, una bella statuina diafana. Era uno spettro parcheggiato, in un fuso orario tutto suo. Inutili i suoi sguardi catramati negli angoli sovrapposti dei mie spazi vitali. 
Rientro nei ranghi, e proverò a volare basso. 

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