domenica 28 dicembre 2014

Chiama Chi Ami

Chiama chi ami, e che non sia sabato sera.
Ti rallegrerà come balli di gruppo in discoteca.
Ti riporterà alla tua prima ora.
Ti farà respirare la sua atmosfera.
Ti farà scoprire il paradiso in un garage.
Ti farà sentire prezioso e selezionato.
Ti farà partire verso Hollywood in tutto relax.
Ti farà vivere qualche attimo da incensurato.
Chiamate chi amate.

sabato 20 dicembre 2014

Con Fuso


La confusione è un amico molto speciale, viene a farmi visita ogni maledetto Natale.
Non è la sensazione più bella del mondo, lascia il segno senza chiederti chi sei.
Non ti rende più povero, né più ricco, piuttosto finge di essere al tuo servizio.
Sentirsi stupidi non è da stupidi, è stupida la tua esistenza se ti lasci fottere.
Scusate se è poco.

martedì 9 dicembre 2014

Ribelle


Essere un ribelle, essere nero, essere come ruote di acciaio. Muoversi come una regina, in modo che nessuno sappia, duro come roccia nell'era della pietra. Amare come un aperol spritz, gusto secco, all'arancia. Non può essere, ma almeno riflettere, viaggiare di riflessi. Cucirsi addosso le emozioni, alta sartoria, e pretendersi, sparare a colpo sicuro su tutto ciò che non vola più. Il battito, un beat tatuato nella testa, un diavolo in bianco a indicare la strada più facile. L'amore è più vero se brucia, se profuma di spiriti lontani che non posso più elevare. Aspetterò immobile, dentro un harem di suoni, schiavo non liberato, finché la notte non sarà solo un breve swing.
Essere ribelle: ma prima di tutto essere.

domenica 23 novembre 2014

Misoginia

Vogliono il sentimento a domicilio
Vogliono tutto in omaggio
Vogliono relazionare con una spesa minima
Vogliono le madonne e San Giovanni Battista
Vogliono la materia prima di qualità
Vogliono la tua levitazione per 10 ore
Vogliono la sera morbida ed elastica
Vogliono ruotare sul tuo bordo
Vogliono tenerti in cottura
Vogliono vite ad alta digeribilità
Vogliono consumare senza aver sete
Vogliono happy family in promozione


L'erba vogliono non cresce più.  

domenica 9 novembre 2014

C'era una volta

C'era una volta, nei miei sogni di adolescente coi brufoli, un uomo nero che ballava e cantava da solo il Rhythm And Soul.
C'era una volta, nei miei sogni di adolescente coi brufoli, un viaggio al buio verso galassie poco luminose e lontane.
C'era una volta, nei miei sogni di adolescente coi brufoli, un dracula che succhiava il sangue dell'essenza mia vitale.
C'era una volta, nei miei sogni di adolescente coi brufoli, uno stato di confusione che portava a paradossali pomeriggi felici.
C'era una volta, nei miei sogni di adolescente coi brufoli, delle sere così fredde da far nevicare dentro la mia stanza.
C'era una volta, nei miei sogni di adolescente coi brufoli, un paese di balocchi infestato da infiniti Lucignoli.
C'era una volta, nei miei sogni di adolescente coi brufoli, un giudice dentro l'aula del tempo.
C'era una volta nei miei sogni di adolescente coi brufoli, una passione talmente folle da non esistere.
C'era una volta nei miei sogni di adolescente coi brufoli, parole scritte non ancora lette.
C'era una volta nei miei sogni di adolescente coi brufoli, la favola di una giovinezza con la gobba.
C'era una volta nei miei sogni di adolescente coi brufoli, un volto fantasma per niente amico.

C'era una volta, e adesso non c'è più.


giovedì 30 ottobre 2014

Sette Nani


Lunedì è un nano fumoso, con contorni grigi poco definiti
Martedì è un nano di poche sensazioni, colloso, nero e bollente
Mercoledì è un nano infeltrito, non ha purezza, non ha spessore
Giovedì è un nano repulsivo, idrofobo nel bel mezzo
Venerdì è un nano affaticato, arrampicato sui muri
Sabato è un nano ballerino, virtuoso senza saper baciare

Domenica è una bianca neve che anziché scendere sale. 

giovedì 16 ottobre 2014

E Io Pogo

Non c'è motivo di cercare sempre dei momenti da rendere unici, finisci per focalizzare un unico momento, sempre lo stesso e sempre inutile. Un po' come alzarsi di notte e cercare la luce, ma quello che trovi è solo un interruttore.
Lei potrebbe anche essere un angelo, ma è l'infatuazione che ci mette le ali, una specie di redbull dei sentimenti. E senti voci come cori da stadio, parole che non comprendi e non assumono significati. Come quando ti guardi allo specchio e provi espressioni diverse dalle tue solite. Ti immagini reattivo come una tartaruga ninja, capace di imprese da cartoon. Ma se fai due conti realizzi che non hai scopi nella vita, se non la tua donna da uccidere.
Il sesso è solo una questione di rete, mi direte voi, ma evadere dalle storie quotidiane è un terno al lotto, soprattutto d'inverno, quando resti a letto senza voglia di alzarti, quando vorresti cacciare la tua preda anche se non sai qual è dov'è.
La vita è una palla in buca, una sola, buttata dentro quella non ti resta che cercare un pusher coi controcazzi. Perchè le frasi, le parole, le espressioni che produciamo sono labirinti senza uscita, e se ci fosse non vorresti uscire.

E io pogo. 

sabato 30 agosto 2014

Sciatò!

A quelli che pensano che l'amore e/o la sensualità abbiano bisogno di continue annotazioni io dico Sciatò!
A quelli che si sentono poeti e invece sono macellai consiglio un corso di kick boxing e dico sciatò!
A quelli che applicano la meccanica quantistica pensando di poter rimorchiare qualsiasi donna dico Sciatò!
A tutti quei mammiferi che sopravvivono di carne fredda e sensazioni in scatola io dico sciatò!
A tutti quelli che si sentono artisti, artisti cani, artisti gay, buoni con mille parole e/o immagini a non fartene percepire una io dico sciatò!
A tutti i cretini che credono di essere interessanti, a tutti quelli interessati a cretinerie varie io dico sciatò!
A tutti quelli che potrebbero radunarsi per un flash mobbing di masturbazione collettiva dico sciatò!
A tutte quelle che io sono una vera donna, io sono una donna da amare, io sono, io, io dico sciatò!
A tutti quelli che vivono una vita postuma con tendenze suicide quotidiane io dico sciatò!


A tutti quelli che riflettono sulla propria vita proprio mentre sono davanti allo showroom di Chateaux D'Ax, io dico...

venerdì 29 agosto 2014

La Risposta

Vorrei una risposta...

La vita è un grande punto interrogativo o esclamativo?
La scienza e la filosofia possono soddisfare la nostra fame di sapere oppure Superquark è un format invendibile?
La Bibbia è stata scritta da Dio su carta prima che questa fosse stata inventata?
Uno scrittore ha il dovere o il diritto di mettere nero su bianco ciò che vuole?
Perché la razza umana possiede cento lingue e ne studiamo solo 3?
Bambini e ragazzi hanno in sé la fede oppure è solo un gioco nuovo online?
Una buona notizia è quella che ha un lieto fine o è solo una brutta notizia mancata?
Il senso della vita è una domanda che ha un senso?
Se soffriamo è colpa di Dio oppure ci ha creati masochisti?
Quando si muore si finisce in un mondo ultraterreno o più realisticamente a concimare terreno?


Vorrei una risposta, i Testimoni di Geova sono alla mia porta.

lunedì 25 agosto 2014

Un Vero Uomo


Andare a puttane ha i suoi vantaggi.
Hai un pedaggio da pagare, sai da dove parti e sai dove arrivi: come in autostrada. Il tuo conto corrente comunque ne risente. Se solo camminare da solo per la città non fosse così pesante... Una sosta da una puttana è un parcheggiare la mente, anche se può sembrare tutt'altro. Bisogna aggiornarsi, con tutte queste straniere dell'est: impari una lingua, la loro, che è fatta di poche parole e pochi gesti. Se solo fosse così semplice con una donna vera... Una puttana non è una donna vera, è una donna in visita, appare e scompare nella tua vita da emarginato sessuale. E' una donna di comodo, non ti fa richieste, se non i 20 o 30 euro, solo quelli. Risparmi tempo prezioso, e se ne fai una convenzione diventa una vera convinzione.
Da 6 mesi, da quando è morta mia madre, non faccio altro che andare a puttane.
Non sono donne vere, e io non sono un vero uomo.


venerdì 15 agosto 2014

Le Più Belle Storie d'Amore

Le più belle storie d'amore sono rock e Disney non c'entra un cazzo.
Sono i primi passi, quelli che impari quando comincia la danza.
Sono attimi fuori dal tempo, come una canzone appena appena stonata.
Sono maschere da antieroe come Paperinik.
Sono segreti conosciuti ai più, cali di memoria e voci da tenore.
Sono carte illeggibili che a tradurle ti senti un re.
Sono parole di classe recitate da fuoriclasse.
Sono liriche misteriose e orecchiabili come una melodia pop.
Sono immagini registrate in un vecchio juke box.
Sono un jazz quartet che suona in due raddoppi.
Sono questioni di rime, un asso nella manica, un'agenzia di viaggi.
Sono come la ricerca dell'ottava nota perduta.
Sono storie in cui l'erede di Mozart sei tu.

Le più belle storie d'amore non cominciano proprio oggi.

mercoledì 16 luglio 2014

Fuggi Da Foggia

Ziosalvatore ha aveva casualmente trovato questo rumeno, Costantino, nella piazza di Borgo Segezia, e se l'era portato al podere a zappare i filari di pomodori. L'aveva fatto mangiare, e verso le 3 del pomeriggio l'aveva riaccompagnato a pascolare in piazza, dopo avergli messo in mano 30 euro. Costantino però s'era messo a piangere, non aveva un posto dove andare, era vecchio e solo.
Ziosalvatore se lo riportò al podere, chiese a Ziasabbetta che potevano fare. Ziasabbetta fece mettere un letto con lenzuola pulite nel garage dei trattori.
Costantino dormò lì, per notti. Mangiò alla tavola con loro, e dava una mano. Ma Ziosalvatore gli disse che lo poteva ospitare ma non mantenere, e lo portò al podere del compare Donato, che lo mise a giornata nelle sue terre a 40 euro.
Ziosalvatore lo accompagnava la mattina alle 6 e lo andava a riprendere alle 4 del pomeriggio. Costantino mangiava e usufruiva della loro casa e del letto nel garage.
Dopo 4 mesi, piagnucolando, chiese a Ziosalvatore se poteva farsi raggiungere da suo figlio che era ancora in Romania e se la passava male. Ziosalvatore sbuffando chiese a Ziasabbetta, e i letti con lenzuola pulite nel garage divennero due. Costantino e Costantino Junior lavorarono nelle terre nell'intorno di Borgo Segezia, e Ziasabbetta e Ziosalvatore gli facevano da mamma e papà.
Dopo sei mesi i due Costantini chiesero se potevano farsi raggiungere dall'altra figlia che era ancora in Romania, e i letti divennero tre. Ziasabbetta preparava da mangiare per tutti e rifaceva i letti, e a Malina trovarono un'occupazione presso una parrucchiera che lavorava andando per i poderi.
La famiglia rumena decise che era tempo di trovare una casetta in città, e si sitemarono alla meglio continuando i loro lavori in nero.
Ziosabbetta ogni tanto chiedeva di loro a Ziosalvatore, e Ziosalvatore rispondeva che dovevano avere il tempo di sistemarsi per benino e poi sarebbero tornati a trovarli.
Ziosalvatore si ammalò, morì qualche tempo dopo; Ziasabbetta nei suoi momenti di lucidità, erosa dalla grave malattia, chiedeva di Ziosalvatore e dei Costantini e di Malina, e io le rispondevo che prima o poi sarebbero tutti tornati da lei, uno per uno.
Nessuno li vide più, neanche alla morte di Ziasabbetta...

Fuggi da Foggia, non per Foggia ma... per chi?


(ringrazio Roberto P. per avermi raccontato questa storia) 

mercoledì 2 luglio 2014

8 Donne


In estate vedo doppio, troppe side B.
Disapprovo.
Colori yellow, ritmi pieni e pochi giorni che diventano tanti.
Una vita monocromatica.
Donne da discount, oggi ne ho contate 8.
Luglio, col cazzo che ti voglio.
Se mi vuoi compila il coupon e inviami.
Non rilascio ulteriori informazioni.
In fatto di donne so di aver ragione.

sabato 7 giugno 2014

Godzilla

Lei è come un film di fantasmi visto due volte, non c'è guerra e non c'è pace. Il futuro si riempie di giorni al passato, e quel che ho passato lo so solo io e Dio Padre. Non c'è magnificenza, solo un diavoletto malefico e poco figo. Domani è un apice che fa male come un molare cariato. Pane amore e fantasia mi diventa una sceneggiatura simile al burlesque. Troppa grazia e troppa birra fanno di me una scimmia incappottata. E' come farsi un autogol e non rendersene conto finché non si guarda il risultato cambiare sul display. Siamo indigeni dentro una foresta di tante emozioni selvagge e carnivore. Mappare le stelle in cielo è solo un'utopia scritta a quattro mani. Non mi meraviglio più della mancanza di meraviglia.
Sono sempre più appesantito come un dinosauro.

domenica 1 giugno 2014

Prova Una Volta


Prova una volta
a non sentirti obbligato, a non vivere di scadenze, a non firmare assegni, a non sentirti come gli Atti degli Apostoli, a non ricorrere a una data, a non porti domande relative, a non metterti a deposito, a non seguire principi generali, a non pregiudicare i tuoi pregiudizi, a non avere tutto il tempo necessario, a non sentirti come un mantenuto, a non avere sede né conseguenze, a non sputare sentenze, a non mutare espressione, a non essere retroattivo, a non fare brindisi,  a non pensare che arriverà settembre,

prova una volta a inventarti una rock'n'roll band.

sabato 17 maggio 2014

So Cosa Vuol Dire Amaro

Vuol dire
alzarsi all'alba con una faccia da morto vivente
muoversi tra i sentimenti con la delicatezza di Jack Lo Squartatore
dormire senza russare finché non c'è luna piena
sentirsi in una fiction col fantasma di lei alle costole
sentirsi bello come può esserlo un demonio
vagare senza gps in una zona di crepuscolo
comprare un biglietto di solo ritorno e viaggiare con un mostro
combattere il nuovo giorno traducendone il codice
vivere le illusioni attraverso lo specchio
essere solo ad un tavolo e sentirsi grande
sorridere alla vita come Eddie sull'album Killers
convincersi che i dubbi esistono e vivono tra noi
giocare un grattaevinci tra la vita e la morte
ascoltare la Top Twenty al Canale 666


so cosa vuol dire bere piu' d'un amaro...

domenica 11 maggio 2014

Pare Brutto

Non puoi uscire dal tuo corpo e provare a guardarti dal di fuori: pare brutto
Non puoi lasciar credere di essere sensibile quando lo sei realmente: pare brutto
Non puoi permetterti il lusso di avere una percezione distorta del mondo: pare brutto
Non puoi dare la sensazione di volerti rendere invisibile: pare brutto
Non puoi sentirti incapace di guardarti allo specchio: pare brutto
Non puoi creare un distacco emotivo dalle tue emozioni: pare brutto
Non puoi fare un film di tutto ed essere sempre tu la star: pare brutto
Non puoi sentirti irreale in un'idea paranormale: pare brutto
Non puoi dividerti in due, uno che partecipa l'altro che osserva: pare brutto
Non puoi avere un altro Io fottutamente immaginario: pare brutto


Non puoi stare a dire sempre che pare brutto: pare brutto...

giovedì 8 maggio 2014

Lontanance

La lontananza è un laciodrom,
è un essere amici sempre diversi da come siamo noi,
è un diluvio che neanche Noè,
è una sequenza di noccioline mangiate a sforzo,
è un sentirsi in due senza che sia un caso,
è un condensato di frasi sconnesse su whatsapp,
è un potere elettrico fatto di fobie,
è un rafting sul Rio delle Amazzoni,
è un profumo di violette che viene dal retroscena,
è una trascendenza mista a conoscenza,
è come stare seduti su una sedia a dondolo,
è una favola con pochi ricercati invitati,
è una camera singola in un hotel dell'Est:

la lontananza, sai: non lo sai.


giovedì 17 aprile 2014

Come Gestire Correttamente Una Relazione Sentimentale

Non portare il partner sotto il balcone di Giulietta a Verona
Delocalizzare le attenzioni e snellire procedure e vincoli
Motivare validamente eventuali distacchi e trasferte
Applicare adempimenti individuali e non di massa
Predisporre attenzioni previdenziali e assistenziali
Non imporre criteri impositivi né criteri in positivo
Confrontarsi in diretta sulle richieste specifiche, di denaro escluse
Evitare errori e certificati di falsa invalidità
Far sentire la propria presenza in qualità di risorsa umana
Relazionare concetti e profili, faccia a faccia, mai su Facebook
Dedicare ampio spazio al dibattito, escludendo politica e Premier League
Chiarire dubbi solo se è rock'n'roll

Inviare euro 350 al sottoscritto qualora le succitate indicazioni vi siamo tornate utili (sconto 5% per apertura nuove relazioni)   

domenica 6 aprile 2014

Un Lunedì Di Sabato

Mi trasformò quel lunedì in un sabato.
Mi sentivo felice come una Pasqua, guidato da Nostro Signore, puntuale in ogni mia parola e poco allergico alla primavera. Camminavamo uno accanto all'altra, ed io mi autocelebravo, rilevavo la resurrezione del mio Io cerebroleso. Ero rinato, rinato rinato. I suoi discorsi mi guidavano fuori dalla mia austerity, avevo smesso di fare i conti con me stesso e misuravo la lunghezza d'onda del suo sguardo. Il mio cuore pulsava per tenermi in vita, nel bene e nel male, mi rinfacciava il mio egoismo e accettava la generosità delle forme di lei: in buona sostanza lei mi arrapava.
Mi aveva aperto, i suoi occhi avevano luce, mi sentivo trasformato e guarito: ero lì lì per saltarle addosso. Ero dilatato dalla sua presenza, ringiovanito di due secoli, spalleggiato dal ritmo dei suoi passi. Le fissavo l'orlo delle mutandine fuoriuscire dal bordo dei suoi jeans stretti e sentivo che il mio amichetto si ingrossava: volevo mangiarla.
Il mondo mi sorrideva, lei mi sorrideva, il giorno mi sorrideva: troppa felicità tutta d'un colpo, poteva venirmi un infarto.
Andò via sorridendo, ed io rimasi a sorridermi addosso.
Mi pentii, quel giorno, di non averla azzannata famelico, di non averle leccato quel lungo collo bianco e eccitante.
Non la vidi più, porcaputtanazzatroia...


sabato 8 marzo 2014

Pompeo


Mi chiamo Pompeo.
Ma tutti mi conoscono col nome di Stella. Sono buona, con la “u”. Non sono quel che si dice “una bella tipa”, e questo mi manda in bestia. Lavoro fino all'alba, come una vampira, anche se non succhio sangue ma ben altro. Sono la regina di un impero, incoronatemi. Di giorno mi allaccio la cintura, di notte la slaccio. Mi muovo in una giungla di belve feroci, benvenuti. Sento di essere la protagonista di un movie di nicchia, scene mute rallentate. Non ho tattiche, non prevedo mosse: ballo alla luce dei fuochi quando fa freddo peggio che al Polo Sud. Sono 12 anni che danzo e succhio, sono 12 anni che vampirizzo il sesso proibito. Posso smettere quando voglio, sono una sigaretta accesa al buio. Sono la mia migliore amica, mi confesso, mi sconfesso. Non ho dubbi, neanche i più ragionevoli.

Salvatemi.

venerdì 7 marzo 2014

Gratuito


Ho la testa in riparazione. Mi ci vorrebbe una vita confezionata su misura, una camicia bianca e dei pantaloni che mi aderiscano alla perfezione. Per il momento mi accontento di un cuscino sfatto che cambia posto spesso in questa casa. Non voglio essere un accessorio, un tantaltro tanto per dire. Non voglio restarmene sull'orlo ad accorciarmi le maniche: ma questo è tutto un altro paio di maniche. Questa vita va allargata e non ristretta, va vissuta senza fare economia. Voglio esserci, dal lunedì al sabato e riposare la domenica.
Realizzare, riparare, riedificare.

Non garantisco e non mi offro: sono gratuito.

venerdì 14 febbraio 2014

L'Amore è Frankstein

L'amore ha la forza di Ercole, prima o poi perderà i capelli.
L'amore è suddiviso in numerose sedute di psicanalisi.
L'amore ha i segreti di chi sa osare.
L'amore segue le leggi fisiche della massa per il volume.
L'amore si veste come la gente perbene.
L'amore sono tante notti a Las Vegas,
L'amore resuscita come Frankstein.
L'amore sono scommesse clandestine.
L'amore è un dinosauro che ha perso il treno.
L'amore è un crimine da salotto.
L'amore è un poster di Justin Bieber,
L'amore è un lupo squattrinato.
L'amore è bello se si fa bastare.
L'amore è il campo di battaglia degli Dei.
L'amore ha un procuratore che intrallazzi nel giro.


L'amore ha più di un senso: occhi, denti, nervi, gambe,

sabato 1 febbraio 2014

Cornelio

Seduto a bordo letto disfatto, testa calata, canottiera bianca, collana di cuoio con croce nera, barba incolta, capello lungo a ciocche incrostate pendenti.
Così, penso:

c'è qualcosa che non posso cambiare
c'è bisogno, sempre e comunque, di una donna e una flute di prosecco
bisogna pregare fino alla fine del mondo
bisogna seguire una propria strada
non bisogna stare giù quando si è giù
c'è sempre una missione da compiere
bisogna parlare con tutti e cavalcare l'onda
bisogna osservare la luna con occhi di bambino
bisogna sostenere una dolce euforia
ci sarà sempre una pioggia tagliente

Mi alzo dal letto disfatto, tiro su la testa, mi sfilo la canottiera e la collana e vado a radermi.

Domani mi taglio i capelli.

giovedì 23 gennaio 2014

CogliOmo

Il cogliomo è:

uno che crede di poter essere self service
uno che crede di avere il biglietto vincente
uno che crede di essere fuori dall'ordinario
uno che crede di essere 3 adulti
uno che crede di non avere oneri
uno che cerca sempre una convalida
uno che non ha una data o un'ora
uno che non ha una partenza né un arrivo
uno di seconda classe
uno a tariffa ridotta
uno che ci mette almeno 6 ore

uno allo stadio terminale

sabato 11 gennaio 2014

La C.I.A.

Mi perseguita.
E' una sola ma vale per tre. Ha un sorriso infinito che mi appare sullo screen del mio iPhone 5S, un sorriso a 16 GB. Ha minuti da perdere con me, una voce metallica che sconfina dentro 100 sms che mi manda ogni giorno.
E' una stalker.
E' una mela che vorrebbe farsi mordere, come il logo della Apple. E' il mio serpente, un pensiero latente, e non è Donatella.
Mi spia.
Si lascia immaginare, è la mia idea addizionale. Sono nuovo a questi tormenti, non conosco le offerte del mercato del sentimento. Mi ha chiesto di incontrarla mercoledì, senza aggiungere ulteriori dettagli.
Mi segue, ovunque.
Desidererei avere maggiori info su di lei, sapere cosa fa il pomeriggio, il suo numero di cell, se ha un fax o una email. Mi fa bibip di continuo, col segnale acustico del telefonino. Sono intercettato, la mia privacy è andata a farsi fottere.

E' un duello a armi improprie, e io sono perdente già al secondo round.

mercoledì 8 gennaio 2014

Cappuccetto Redbull Vs. Loop


Cappuccetto Redbull andò nel bosco e, pensa un po', incontrò Loop. Raccolsero due porcini e qualche gallinaccio, mandarono un messaggio alla Nonna Granny su whatsapp in cui chiesero se l'acqua bolliva, nel qual caso avrebbe potuto pure buttare il riso. 
Arrivarono.
Trovarono la tavola imbandita, qualche soppressata e due carciofini sott'aceto di antipasto, un paio di bottiglie di Taurasi e due pizze fritte. Si aggarbarono belli per bene, tanto che Loop aveva gli occhi iniettati di sangue; Cappuccetto Redbull e la Nonna Granny lo sfottevano, " Madò come ti sei combinato! Ti sei bevuto Sant'Anna dei Lombardi!!! Mo dobbiamo proprio vedere come fai a tornare a casa!". Ma Loop, che era furbo, subito notò che Nonna Granny aveva le orecchie a sventola: " Granny, sei bella tu!!!". Lo fece notare anche a Cappuccetto Redbull, la quale, basita, esclamò in barese antico: " Recchia di gomma!!!". 
A Nonna  Granny crebbero pure il naso e la bocca per la rabbia, "Cappuccè, a parte che d'ora in poi non ti do più una lira perché sei scostumata, i pranzetti vedi dove devi andare a farli! ". Cappuccetto Redbull, che non sapeva cucinare e non poteva andare al ristorante perché la Nonna Granny le aveva tagliato tutti i viveri, decise di fittarsi una casuccia con Loop. Ma Loop, che era cassintegrato, perdeva un sacco di pelo e alla povera Cappuccetto Redbull, che era allergica, toccava stare sempre col Folletto Workwerk per non starnutire. 
Cappuccetto Redbull lasciò Loop e si sposò col Folletto Workwerk. Nacquero i New Trolls, che necessitavano di carezze tutte le sere. Loop invece, triste perché non sapeva più che sapore avessero, quelle carezze della sera, risentito con Nonna Granny e con il Taurasi, cui attribuiva la causa di tutte le sue sciagure sentimentali, andò dalla vecchia e, senza dir nulla, la sbranò velocemente. Nessuno si accorse del Nonnagrannicidio, e Loop continuò a percepire la pensione della vecchia e pure l'accompagnamento, fin quando l'INPS non gli mandò una visita fiscale. 
E vissero tutti felici tra spesometri e redditometri. 
Tranne Nonna Granny, deceduta, e il Folletto Worwerk.

Dinomimmo by Giogiò.