Caponostalgico, per arrotondare gli introiti di Radionontisentenessuno, spesso si organizza per animare delle serate danzanti. Fa l’animatore, si fa un po’ di soldi a mettere quattro dischi sputtanati e si fa chiamare Animescion. In fondo mi vuole bene, eppoi gli serve uno che gli dà una mano gratis. M’ha visto in radio un po’ spento m’ha detto:
- Oh!, c’ho l’animazione di una festa di compleanno d’una tipa, perché non te ne vieni con me che t’arripigli?
- No ti ringrazio, ma non tengo voglia…
- E muoviti!
Ci sono andato.
Mr. Animescion si è gasato come un canguro, ululando tutta la serata e pompando musica a manetta, bubum e babam. Io lo osservavo da una distanza galattica, gli muovevo le duetre luci a sua disposizione e non riuscivo a capire come poteva divertirsi a zompare da perfetto idiota. Alle fighettine e manichini invitati ‘sto bordello piaceva, li faceva stare ben rimbambiti.
A me no.
E’ bello stare rimbambiti, tanto da non stare a pensare più a niente, niente cazzi niente pensieri niente di niente. Ma non puoi passare la tua vita a non pensare, lo capisci che qualcosa deve cambiare. Ci sono momenti in cui ti devi sforzare di mettere a nudo la tua realtà anche se questa ti sembra ibrida e senza senso.
Si soffre dentro questa discoteca con le sue atmosfere compresse e accaldate, così accaldate da intronarti e sbatterti in una sorta di brutto inspiegabile malumore. Quando questo accade ci resti sconcertato e quindi, che vuoi rimorchiare? Provi a darti delle arie da enigmatico/misterioso sperando di attirare l’attenzione, ma per le donne resti sempre un nessuno qualunque.
Mentre la musica era al massimo, ho urlato come un ossesso:
- Abbassaaaaaaa!!!!!!!!
Mr. Animescion l’ha scambiata per una esortazione ironica, e si messo a ridere dopo aver alzato ancora di più i volumi.
Voglio un minuto di silenzio, please.
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