venerdì 10 febbraio 2012

Zucchero di kanna. 14

Caponostalgico, per arrotondare gli introiti di Radionontisentenessuno, spesso si organizza per animare delle serate danzanti. Fa l’animatore, si fa un po’ di soldi a mettere quattro dischi sputtanati e si fa chiamare Animescion. In fondo mi vuole bene, eppoi gli serve uno che gli dà una mano gratis. M’ha visto in radio un po’ spento m’ha detto:
- Oh!, c’ho l’animazione di una festa di compleanno d’una tipa, perché non te ne vieni con me che t’arripigli?
- No ti ringrazio, ma non tengo voglia…
- E muoviti!
Ci sono andato.
Mr. Animescion si è gasato come un canguro, ululando tutta la serata e pompando musica a manetta, bubum e babam. Io lo osservavo da una distanza galattica, gli muovevo le duetre luci a sua disposizione e non riuscivo a capire come poteva divertirsi a zompare da perfetto idiota. Alle fighettine e manichini invitati ‘sto bordello piaceva, li faceva stare ben rimbambiti.
A me no.
E’ bello stare rimbambiti, tanto da non stare a pensare più a niente, niente cazzi niente pensieri niente di niente. Ma non puoi passare la tua vita a non pensare, lo capisci che qualcosa deve cambiare. Ci sono momenti in cui ti devi sforzare di mettere a nudo la tua realtà anche se questa ti sembra ibrida e senza senso.
Si soffre dentro questa discoteca con le sue atmosfere compresse e accaldate, così accaldate da intronarti e sbatterti in una sorta di brutto inspiegabile malumore. Quando questo accade ci resti sconcertato e quindi, che vuoi rimorchiare? Provi a darti delle arie da enigmatico/misterioso sperando di attirare l’attenzione, ma per le donne resti sempre un nessuno qualunque.
Mentre la musica era al massimo, ho urlato come un ossesso:
- Abbassaaaaaaa!!!!!!!!
Mr. Animescion l’ha scambiata per una esortazione ironica, e si messo a ridere dopo aver alzato ancora di più i volumi.
Voglio un minuto di silenzio, please.

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