È la
vigilia di Natale, l’allegria delle feste natalizie a casa mia si
butta: c’è tutta la famiglia di mio fratello, moglie e bambini
piccoli che urlano, c’è mia zia che ride senza che nessuno capisca
per quale motivo, c’è mio zio che gira la frittura mista e mentre
gira s’infila in bocca notevoli quantità di polipetti. Mia madre
s’incazza con mio zio, che è suo fratello, ma lui la deride.
Io me ne sto
chiuso nella mia camera, con la chitarra in mano, che sono un
italiano e allora lasciatemi cantare, tutta la mia disperazione e
solitudine. Dopo un po' arriva il mio nipotino più piccolo, che
sfonda la porta e comincia a picchiare cazzotti sulla chitarra e io
urlo a mio fratello di venirselo a prendere prima che l’ammazzo.
Mio fratello arriva e dice che sono il solito esagerato, e intanto
mia zia continua ridere, tra tre ore più o meno nasce Gesù,
Cristo!, mio zio si è pappato tutti i polipetti, la moglie di mio
fratello allatta il pupo alla sua tetta bella gonfia, mia madre
accende la televisione, e buonasera signore e signori, questi i
programmi della serata, e mia zia ride per i programmi della serata,
e mio zio attacca le triglie a tutto spiano, mia madre gli dà una
padellata sulla mano, il mio nipotino torna alla carica coi cazzotti
sulla mia chitarra, e la tettona di mia cognata, e le triglie, e
buonasera signori e signore, e natale, il capitone, la vigilia,
l’allegria, il dolore e driiiinnn…. Driinnnn!
Drin?
È per te,
dice mio fratello, da Amsterdam.
/ma poi
nn mi hai più chiamato da quella volta...
/tu nn mi
hai chiamata mai...
/è vero,
sono stato uno stupido... Nn mi hai più detto nulla di Marta...
/nn ha
più senso adesso...
/torni?
/qualche
volta in agosto...ci vediamo magari la prossima volta?
/occhei...il
Puzzo nn c'è più, andiamo in Piazzetta ti pago un caffè nero
bollente...
/magari
andiamo al Bar Haiti, che sta aperto...
Nessun commento:
Posta un commento