sabato 22 dicembre 2012

Donna Peppapig



Mi dice al telefono “Ti vengo incontro verso la chiesa”. Me lo vedo arrivare nel buio dei semafori lampeggianti, si nasconde dietro ad una donna che gli cammina davanti. Lo abbraccio, mi sorride con quel taglio di occhi che mi fa a fette.
Nello shop Beauty and Beauty mi dice “Scegli un profumo per me”. Supervisioniamo le bottigliette colorate sugli scaffali, con finto interesse accademico. Gli porgo una boccetta insignificante con sfumature kitsch, costo euro 1. La squadra, con aria soddisfatta, dice “Bellissimo, mai avuto un parfum accussì”.
Nel suo salotto prepara il caffè, mentre io guardinga scandaglio sul web le offerte di Pasqualino Belloccio, noto negozio di scarpe della provincia. 
- Ti piacciono queste? - sono davvero fighe, alte grigie scamosciate e con la zeppa. 
Bellissime, mai viste delle shoes accussì...
Beviamo il coffee e fumiamo sigarette a valanga, mentre comincio a desiderarlo e a sudare sotto le ascelle. Fa un cazzo di freddo qua dentro, e poi lui ha le mani magre e gelide.
Si allontana e va verso il ripostiglio, lo seguo incuriosita con uno sguardo inclinato. Torna con una merendina al cioccolato. La sconfeziona, la mette su un piatto: è una Kinder Delice, la mia preferita. Da un vecchio cassetto tira fuori una candelina usata, la infila sulla Delice, la accende.
- Buon compleanno... - sussurra – Soffia...
Io rido e soffio, la spengo con un colpo solo alla Tex Willer. Poi lui la taglia in due e la mangiamo come fosse la torta più buona del mondo.
- Che te ne pare? L'ho fatta con le mie mani.
- Bellissima – dico io – mai assaggiata una Delice accussì.
Si siede sul divano, freddo, accende la tele, mette su Cartoonito, assume una postura altera e composta, come chi sta per seguire un'opera lirica. E' appena cominciato, il cartoon di Peppa Pig, il suo preferito. Per dieci minuti lo guarderà in trance,
Poi riprenderà a fissare me.

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