Sbirravamo al Puzzo, atmosfera partita benino e
finita male, perché a un certo punto si sono casualmente aggregati
Nic e Madda e l’amicafriz di Madda: non me la raccontano giusta
nessuno dei tre. Ho cominciato a guardare storto Nic e Nic a guardare
storto me. Poi, sommando anche la mortificazione cronica di Raff, mi
sono rotto di palle e, preso anche da troppo alcol, ho cominciato a
inveire contro tutta quella negatività che c’era in circolazione.
Nic si è alterato, perché così gli si guastava la bella atmosfera
romantica con le due tipe: ma se volevi il romanticume colante perché
non te ne sei stato fuori al chiaro di luna? Le due tipe hanno
pensato bene di sparire che non era più aria.
Rimasti noi soli, Nic ha cominciato a sbraitare di
brutto contro di me, tanto che il proprietario del Puzzo è arrivato
di corsa e ci ha cacciati. Appena usciti dal locale Nic ha pensato
bene di cazzottiarmi, altro che amici per la pelle. Ce le siamo
menate alla grande, fino a che Raff non è riuscito a separarci.
Certo che ci siamo ridotti proprio male, a
trent’anni a fare a botte come i ragazzini senza sapere neanche
bene per quale motivo.
/chatteresti
ancora con me sotto le stelle?
/sei
romantico stasera...
/certo,
ho ancora la tessera...
/se
tornassi mi ci riporteresti?
/non
sarebbe la stessa cosa, lo sai...
/ma hai
ancora la tessera...
/è
scaduta...
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