Lo scazzo pazzo è come uno schizzo, adrenaline
morte che covano sotto le ceneri per tutto il santo giorno.
Nell’afternoon
mi preleva Nic, mi offre un coffi al Bar Haiti. Sta tutto pompato, no
compriende il mio stato d’animo. Non accenna affatto alla serata di
ieri, lo sa che ci vado dietro alla tipa e non ne parla. Mi spara che
in tarda evening ha preso appuntamento con lei, e io per poco non ci
resto secco. Inghiotto bava e bile. Vanno a vedersi un concert in
piazza di un Ron paralitico, che non sto a criticare che non c’ho
voglia.
Complimenti
a tutti e due.
Il verme
avverte il mio disagio, dice che forse è meglio parlarne. Io dico
che forse è meglio non parlarne. Lui dice che non è il caso di
farsi venire le paranoie. Io dico che per forza a lui non gli
vengono le paranoie, visto che ci esce con la tipa. Lui insiste che è
meglio se ne parliamo, c’ha qualche rimorso di coscienza. Io gli ho
detto che non mi doveva rompere i coglioni e allora lui si è un po’
incazzato, ha detto che non siamo bambini, e se ci interessa la
stessa tipa non è colpa di nessuno. Io gli dico che di Madda non me
ne fotte un cazzo, che se la può tenere e farsela a brodo.
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