Sono le quattro di mattina e sto sfiammato di
brutto. Ho la gola secca, arsa, bruciata.
Eravamo usciti in quattro, una serata organizzata
chissà come da Nic: al Piper, io Nic Madda e Rosa Pajella. Ma lei
non mi cagava per niente: si
divertiva con Nic, forse perché l’invito gliel’ha fatto lui. E
come se la intendevano! Ridevano complici, battutine battutine,
sorrisini sorrisini, e io in disparte. Ieri stava a invelenirisi con
l’amicafriz, e stasera tutta gaudente con l’amico dei miei
coglioni. Mi tengono così distante che pure Rosa pajella non sa che
dire. Precipito in seisette litri di birra rossa Wafenstrasse, doppio
malto per un doppio scazzo. Mi sento un idiota, io ci sbavo dietro e
lei fa la zoccola.
Dopo un po’
mi sono fatto accompagnare a casa, totalmente imbriaco, barcollante
come un’ipotesi.
Mo’ mi
giro e rigiro nel letto come una salamandra, non riesco a prendere
sonno, ho un buio pesto dentro e fuori. Mi alzo mi rialzo, gola secca
gola secca, fumo torbido e veleno. Mi autodilanio, dentro questa
notte di merda che neanche Dylan Dog…
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