Il post vacanza è ulceroso, in giro c'è poca
vitalità, c'è deserto e Foggia è piena di cammelli. Per fortuna
succede finalmente che al Piper la rivedo, dopo un sacco di tempo,
lei, Madda l’Indiana, pure le sue vacanze evidentemente sono
terminate.
Lei se ne sta al banco bar a sorseggiare un drink
con una amica, e quando mi inquadra mi fa un sorrisone che mi rimette
in pace col mondo. Io lo sento il cuore, lo sento che comincia a fare
qualche capriccio, e mi preoccupo non poco. Vado-non vado, parlo-non
parlo, non lo so, questa tipa sta impelagata in una sua storia col
carabbinero di Napoli e io non voglio lasciarmi intrappolare in un
brutto gioco dal quale poi non saprei come disincastrarmi.
Comunque mi avvicino e lei mi chiede com’è
andata la mia vacanza. Non c’è male grazie, e io lo sento il
cuore, e mi viene un istinto di
paura come se stessi parlando con gesùcristo in persona. Parlo tutto
smozzicato, come in uno stato febbrile, e resto tutta la serata a
quel banco bar, a diredire e a non dire niente, con la testa che
balla un ciaciaccià e non riesco a fermarla.
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