È arrivata stamattina. Stavo nel letto con ancora
qualche decimo di febbre e di freddo e di raffreddore. Me l’ha
portata mia madre: una cartolina da Amsterdam. Dice: Siamo venute a
trovare degli amici, ne approfitto per riflettere a fondo, dovevo
farlo, per te, per Marta (l’Amicafriz, n.d.r.), e quando tornerò
spero di avere le idee più chiare.
Mi è venuto un nodo alla gola. Mi metto a sedere
sul letto. Muoio di gelosia. Amsterdam… come suona densa di
speranza questa parola…
Scantinato, altra riunione di condominio. Stavolta
c’è pure Nic, che sta triste perché gli ho raccontato della
cartolina col messaggio di Madda e il fatto che a lui non abbia
scritto niente lo mette fuorigioco e lo fa stare giù.
Insomma che facciamo che non facciamo co’ ‘sti
Cancabaia, chiacchiere chiacchiere senza riuscire a trovare una
soluzione per farli sopravvivere ‘sti Cani che non Abbaiano Più.
Anche ‘sta storia volge verso un triste final, si chiudono i
battenti, lo Scantinato lo liberiamo, che andare avanti a buttare
soldi per il fitto da chiedere a mammà, per tenere in vita tutto
l’arsenale senza suonare, è pure un peccato.
Mi guardo
alle spalle e per attimo vedo quello che sono stato in quello
Scantinato: un supereroe della chitarra, Ciofek, col mio mantello
nero mi porto via l’ampli e mi viene da piangere.
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