Quelle notti te
le aspetti senza sorprese, arrivano talmente uguali a mille altre che ne resti sorpreso. Sono notti con cui non ci puoi giocare, stai scavato dentro e ti sembra che sia lei a guidarti: la notte. Ti sembra di essere immobile dentro attimi nudi, da raccogliere in un album e custodire gelosamente. Ti senti un semaforo verde, che nessuna rispetta: tutte si fermano come se fosse rosso. Sono notti da fuga
a piede libero, una corsa umida come uno sputo dentro uno sputo di bar.
Il senso di tutto questo è un non senso, procedere senza logiche in questo strano bazar della mente è una prerogativa umana. Basterebbe il tocco di una donna, di quelli che lasciano un profumo, ma di cui prima o poi se ne perdono le tracce. Sono alterato, alternato in giorni più o meno musicali ma in diesis: io in diesis non ci torno. Ci vuole energia, energia pura, senza fiamma senza suoni senza colori, e per
quanto rockeggiante io la cerchi, per quanto samba io la veda, la notte scivola via sempre uguale...
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