Nic compra due birroni da trequarti a una
bancarella e prendiamo a sorseggiare glugluglu dentro la sua
macchina. Aspetto che si confessi, perché mo’ è la resa dei
conti, deve chiedermi scusa e darmi delle spiegazioni logiche.
Ma lui non dice niente, solo che sta di merda da
quando Madda non si è più fatta viva con lui, e che mi seguiva
perché era sicuro che io la incontravo e così almeno la rivedeva,
che lui per Madda sta fuso di brutto. Mi dispiaccio effettivamente
per quest’abbandono, e un po’ mi sento come lui. Glielo dico che
da un po’ anche io sono stato abbandonato, che non riesco più a
reperirla, e gli racconto pure del carabbinero che non esiste. Lui
dice che lo sa benissimo e pensa che quella è una cosa inventata da
lei per nascondere una storia torbida. Mi stupisco e Nic si stupisce
che mi stupisco, dice che lei sta facendo pure a me quello che ha
fatto a lui, e cioè illuderlo illuderlo per poi sparire. Ma almeno,
dico io, io per quanto posso stare male non vado in giro a spaccare
deflettori né a menare schiaffi sotto i portoni delle persone! Nic
mi guarda strano e mi chiede di
che cazzo sto parlando: io glielo leggo negli occhi che non sta
mentendo, Nic è mio amico da sempre.
Allora in un
attimo rispolvero tutte le scene contorte del feeling con
Madda e tutto mi sembra lampante, porca miseria!
Siamo due coglioni Nic, due coglioni che neanche
se ci fanno un monumento alla coglionaggine può bastare...
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