Ritorno allo
Scantinato a suonare da solo, come un Canechenonabbaia: non resisto
molto. Ma di tornare al Puzzo e/o in Piazzetta non se ne parla, non
ho voglia di vedere Rosa Pajella o la Bovina o Tina, voglio Madda e
basta, del resto del mondo me ne strafrego.
Ma lei non
c’è. E io resto a terra, sgonfio come un pallone bucato.
Stasera
siamo andati al cinema, io Geronimo e Maria A Pacc. Non sapevamo a
che santo votarci stasera, e allora ci siamo votati a santo Eddie
Murphy, che almeno ci siamo fatti due risate e ho dimenticato per
un’oretta tutte le traversie ignobili della mia vita. Avrei voluto
che ci fosse stata anche Madda, ma lei continua a latitare, e ‘sta
storia che non riesco più a beccarla mi fa impazzire, perché non
capisco che cosa sta succedendo.
Quando
usciamo dal cinema Geronimo e Maria A Pacc se ne vanno a imboscarsi
alla Figgiccì, e io resto da solo, non so che cazzo fare né dove
andare. Mi infilo in macchina e comincio a girovagare a vuoto per la
city, sigaretta in bocca e stomaco contratto per la solitudine. Ci
metto dieci minuti ad accorgermi che una macchina mi segue: io giro a
destra e quella gira a destra, io giro a sinistra e quella gira a
sinistra, fino a che mi rompo di brutto, fingo una svolta brusca e
invece inchiodo, e quella per poco non mi tampona. Schizzo giù dalla
macchina e mi butto a peso morto verso lo sportello inseguitore, lo
tiro fuori di peso, è Nic, lo sapevo che era lui. Gli urlo in faccia
che cazzo vuole. Lui resta un po’ mortificato, dice che è meglio
se andiamo a bere qualcosa insieme. Io per un minuto spengo la
mia rabbia.
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