lunedì 22 ottobre 2012

Zucchero di Kanna.83



Con Madda l’Indiana mi sembra un disastroso tentativo di fare tombola, e oggi ho fatto ambo. L’ho chiamata al telefono per l’ennesima volta, le ho detto di getto che volevo uscire con lei da solo, da soloooo!, senza né Nic né la sua Amicafriz tra le palle. Lei c’ha pensato su un attimo e ha detto sì!
La vado a prendere a casa sua alle nove in punto, lei abita da sola e questa è un’altra ottima notizia. Le faccio scegliere il posto dove vuole andare, lei opta per un pub fuorimano, perché capisco che non vuole incontrare né Nic né tantomeno l’Amicafriz né altra gente che.
Seduti al tavolo uno di fronte all’altro sbevazziamo drinks, e io proprio non resisto, resto folgorato da quei suoi due occhioni nerineri che non riesco a spizzicare una parola. All’inizio parla sempre lei, parlaparla, ma di cose futili, ma a me sembrano degli argomenti interessantissimi. E poi a crudo mi chiede cosa voglio da lei, e io resto come un prosciuttone. Mi sbilancio, glielo faccio capire che mi sono preso una sbandata seria per lei, e anzi, piano piano riesco a aggiustare il tiro e le chiedo sparato come vanno le cose col carabbinero. Lei si fa pensierosa, dice che non vuole parlarne, e quindi ne so meno di prima.
Quando la riaccompagno a casa lei è ancora pensierosa, e io mi venderei l’anima per sapere cosa pensa.
Se ne va senza dire niente, mentre io resto a respirare pesante.

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