Questo
crepuscolo fa un po' di carezze all'erba selvaggia di questo angolo
di periferia.
- E' l'imbrunire – dice lei.
Sembra una specie di I Had A Dream, ma senza martinlutherking nella testa. Le squilla il cell, cristo!, non smette mai: pochi attimi rubati per guardarsi e questo suo cazzo di telefono rovente. I nostri discorsi a volte sono futili, adolescenziali: i nostri sguardi no, ma però. Serve una scusa, anche la più stupida, per ricominciare a flirtare. Entriamo e usciamo dentro conversazioni molto soffici, leggere, intime: dialoghi come gli Abbracci del Mulino Bianco.
- E' l'imbrunire – dice lei.
Sembra una specie di I Had A Dream, ma senza martinlutherking nella testa. Le squilla il cell, cristo!, non smette mai: pochi attimi rubati per guardarsi e questo suo cazzo di telefono rovente. I nostri discorsi a volte sono futili, adolescenziali: i nostri sguardi no, ma però. Serve una scusa, anche la più stupida, per ricominciare a flirtare. Entriamo e usciamo dentro conversazioni molto soffici, leggere, intime: dialoghi come gli Abbracci del Mulino Bianco.
Il
crepuscolo, anzi l'imbrunire, non è affatto dark: piuttosto lo
divento io se per un istante torno adolescente, quando mi vestivo di
nero e ai Giardini di Piazza Italia giravo con la maglietta dei
Motorhead. L'aria è a lume di candela, fatta di occhi negli occhi
anche senza vedersi. La pressione è a mille atmosfere, alla radio suona Fix You dei Coldplay e lei alza a manetta,
segnando l'inizio di un visibilio che mi contagia. La felicità forse
è questa: ascoltare una song che non ti piace tra silenzi e sussurri
e sigarette e risate.
Sto
sdraiato dentro di me e ascolto la sua voce che mi si appiccica alle
orecchie come colla vinilica. Ho il timpano stanchissimo ma sono
beato. Lei non ha sempre quel vento giusto per spazzare via le mie
nuvole, ma intanto è qui e mi parla attraverso le fessure degli
occhi.
Quando
scende dall'auto il mio sospiro è così caldo che appanna il vetro
dal suo lato. Mentre va via accendo la ventunesima smoke. Ingrano la
marcia e alzo il volume dello stereo: c'è questo pezzo garage punk che mi piace, metto il livello audio a 16.
Ma
nella testa chi rompe il cazzo sono sempre i Coldplay...
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