domenica 29 aprile 2012
Zucchero di Kanna. 48
L'Amore è un apostrofo cosa?
martedì 24 aprile 2012
Zucchero di Kanna. 47
Fix You
- E' l'imbrunire – dice lei.
Sembra una specie di I Had A Dream, ma senza martinlutherking nella testa. Le squilla il cell, cristo!, non smette mai: pochi attimi rubati per guardarsi e questo suo cazzo di telefono rovente. I nostri discorsi a volte sono futili, adolescenziali: i nostri sguardi no, ma però. Serve una scusa, anche la più stupida, per ricominciare a flirtare. Entriamo e usciamo dentro conversazioni molto soffici, leggere, intime: dialoghi come gli Abbracci del Mulino Bianco.
lunedì 23 aprile 2012
Zucchero di Kanna. 46
Rumori Prodromici Nella Notte
domenica 22 aprile 2012
Sto Boh
Zucchero di Kanna. 45
Type NZ-O Positive
Zucchero di kanna. 44
venerdì 20 aprile 2012
Zucchero di Kanna. 44
domenica 15 aprile 2012
Squaw Pellebianca
Mi ci vorrebbe una squaw dalla pelle bianca, figlia del capo tribù Pepe Nero, quale sale della mia vita...
La squaw dovrebbe interfacciarsi con me cliccando su una notte estiva di chiaro di luna...
La squaw dovrebbe strategicamente non porsi alle mie spalle, obbligandomi a contorsioni del capocollo e cambi di seduta...
La squaw dovrebbe fumare con me il calumet della pace e brindare con un prosecco dannato d'annata...
La squaw dovrebbe lasciarsi affascinare dalla mia danza seduttiva attorno al suo tepee, tre passi avanti e uno indietro...
La squaw dovrebbe camminare con me sui tetti, in mezzo alla nebbia, col mio cervello annebbiato...
La squaw dovrebbe festeggiare con Halloween il 6 novembre, stregandomi di sorrisi e mai di lacrime...
La squaw dovrebbe bruciarsi 500 euri con me in una notte sola...
La squaw dovrebbe sognare di ubriacarsi di folla e brindare con me, 3, 2,1, auguri!!!!
La squaw quantomeno mi deve una scopata a Capodanno, che porta bene e milibera gli ormoni repressi...
La squaw dovrebbe sopprimere nel suo vocabolario le parole “mancanza” e “latitanza”...
La squaw dovrebbe invitarmi un venerdì a bere fiumi di acqua di fuoco nel peggior saloon di Tucson...
La squaw dovrebbe sapere che non sono un santo ma un tantino giusto...
La squaw dovrebbe lasciarmi vivere la quotidianità come un eterno viaggio di nozze, ma non su una nave da crociera...
La squaw è riflessa sul vetro opaco del mio pensiero fisso “lasciatemi sognare”...
venerdì 13 aprile 2012
Zucchero di Kanna. 42
Sono in surplace dentro il mio Io.
Immobile nel mio Io che ha subito un altro sgarro.
Il mio Io uguale a tanti altri Io.
Il mio Io piacente.
Il mio Io simpatico.
Il mio Io originale.
Il mio Io che non mi merito.
Il mio Io nel nulla.
Il mio Io senza sound.
Il mio Io aritmico.
Il mio Io non del tutto assente.
Il mio Io che non durerà a lungo.
Il mio Io non del tutto piatto.
Il mio Io single forzato.
Il mio Io boccata d’aria sporca.
Il mio Io retrostimolante.
Il mio Io che sanguina.
Il mio Io tante volte non propositivo.
Il mio Io quasi in coma.
martedì 10 aprile 2012
Un Qualcuno
Seduto al tavolino del bar, fisso il vuoto. A stento mi sento un Qualcuno. Perdo tempo a calcolare l'inizio e la fine di ogni mio sguardo. Sorseggio l'ennesimo bicchiere di gin liscio, lo porto all’altezza degli occhi: guardo attraverso. Vedo lei, attraverso il bianco liquido. L’immagine è deformata: adesso è piccolissima, poi è sull'orizzonte, sotto di me. I suoi contorni sono evanescenti, vorrei mettermi nudo e tuffarmi nel bicchiere.
Se potessi la berrei.
Lei parla e sorride, al tavolino del bar di fronte. Deglutisco, mi lascio scivolare giù giù nella mia anima. Faccio rafting attraverso l’esofago, termino la corsa nel punto più morto di me.
Se sapessi farlo canterei...
Zucchero di Kanna. 41
Come Ti Complico La Storia Con La Bovina.
Starring: io, la Bovina, il telefono;
Regia: io;
Sceneggiatura: Nic Scorreggia.
Trama: un giovane piacente del Sud, che ha seri problemi sentimentali, dopo aver fatto una figura meschina nel letto dei nonni con una ragazza, decide di consultare uno dei suoi migliori amici. L’amico scorreggione consiglia di metterci una pezza telefonando alla ragazza in oggetto per invitarla a cena, giusto per farle capire con che razza di Vero Uomo ha a che fare. Il Giovane Piacente del Sud, precisa che per tal ragazza il cuore in realtà non batte, nonostante ella sia piuttosto avvenente. L’Amico Scorreggman obietta che è comunque suo preciso dovere di maciomen interloquire con la ragazza e chiarire lo spiacevole disguido sessuale occorso nella residenza estiva degli avi. Il Giovane Piacente del Sud si lascia convincere e telefona alla ragazza: ella cortesemente ed elegantemente declina l’invito a cena.
Finale: il Giovane Piacente del Sud tende un agguato allo Scorreggman, lo cattura, lo castra e i suoi coglioni li mette sotto spirito.
domenica 8 aprile 2012
Effetto Danicol
Testa o Croce
Ho addosso una sensazione avvilente di fiacchezza, un’apatia che erode i pensieri sani fino al cuore. Sul balcone della mia camera, seduto a guardare mentre il sole va giù, inseguendo qualcosa che non sai neanche tu, i brividi i brividi che senti salire…. Tramonto rossoconfuso e strade ingolfate di auto strombazzamenti rombi di motosauri. Voci impastate nell’aria, la solita aria che si dà delle arie, un caldo ufff…
Neanche la brutale doccia fredda di dieci minuti fa è riuscita a rinvigorirmi, anzi, mi sento più congestionato di prima. Tutto il caos degenerato dei miei pensieri neri è tre metri esatti sopra di me: lei, nella sua stanza, forse nuda e sdraiata sul letto. La avverto appena, la percepisco sulla pelle, mentre un solo pensiero mi sfianca: questa notte...
Vorrei di colpo essere nella folla del mio silenzio, lasciarmi trastullare tra emozioni ondeggianti lunghe un’eternità. Sono fuori dimensione, perfida volontà morta nei miei bisogni. Rimpiango la mia fottutissima verde età artificiale, le lucineon dell'adolescenza sgargiante e gli scooter che ti passavano sui piedi. Ho bisogno di troie senza ritegno né pudore, so che ci sono, una è quassù, a tre metri. Guardo il biglietto, lo rigiro tra le dita un altro quarto d’ora venti minuti venticinque: una notte, un'orario segnato a penna.
Con questo caldo, ufff…
Una soluzione rapida, ecco, ci vuole una decisione ponderata valutata in ogni suo risvolto: i pro i contro, salire non salire, lasciare nulla al caso, valutare rischi pericoli, sperare che questo bilgietto sia vero fino in fondo, la mente lucida fredda o malata di lei, se lei l'ha scritto. La mano mancina nelle tasche, meglio la moneta da cinquanta centesimi o da un euro? Da un euro: la lancio per aria, la blocco schioccando sul dorso della mano destra. Socchiudo gliocchi e ho un lungo brivido sul collo:
croce…
Fa caldo, ffff...
Zucchero di Kanna. 40
Al Puzzo c’erano le nostre due/tre amichette ben mototruccate, stasera è sabato e ci si acconcia bene per andare a ballare.
Stavo benino, stavo sicuramente già meglino di prima. Sparavo stronzate a raffica e tutte le donne mi stavano a sentire, caso strano. Tenevo banco, ero al centro dell’attenzione, neanche me lo spiegavo bene perché. Anche la Bovina si è avvicinata, attratta da tutte le risate delle mie scenette da cabbarè. Anche Tina si è avvicinata, all'inizio timorosa ma poi più a suo agio. Dopo dieci minuti sembravano tutte grandi amiche tra loro, ‘ste stronze. E tutto questo grazie a me che le tenevo unite con una speciale verve che a volte mi viene fuori dopo una serata finita a non suonare. Sembravo un playboy, un po’ malinconico e un po’ comico, vestito da papanonno/torero.
Invece Raff se ne stava in disparte, le donne non se lo filavano proprio.
Di colpo raff è uscito dal Puzzo, s'è impalato a fissare l’impalcatura del palazzo di fronte in ristrutturazione. Senza dire una parola ha cominciato ad arrampicarsi, salire salire salire, sempre più in alto. E’ arrivato in cima, a più o meno una quindicina di metri da terra. Si è sdraiato sul tetto e si è messo a guardare il cielo. Noi altri l'avevamo seguito fuori, incuriositi. Le tipe hanno smesso di ridere, erano turbospaventate. Ho capito che Raff stava davvero male per colpa di brutte storie con la guagliona Abbottapall.
Sono salito sul tetto anche io.
Zucchero di Kanna. 39
Tu vai allo Scantinato. Pensi di andarci per suonarci del rock. Pensi di andarci a svuotare la mente. Pensi di andarci per dimenticare la tua solitudine sentimentale. Pensi di andarci per dimenticare che stai senza lavoro e non c’hai una lira. Pensi di andarci per liberarti dall'ossessione delle frasi di tua madre. Pensi di andarci a fare qualcosa di creativo. Pensi di andarci con uno stimolo vitale. Pensi che tutto ciò di cui si parlerà sarà imperniato attorno alla musica. Pensi che si discuterà della nuova cover da provare, del groove da tirare fuori, dei suoni da miscelare con sapienza, degli assoli da calibrare al punto giusto, degli acuti da lanciare senza straforare, dei lanci di batteria, dei riff di basso, dei Deep Purple, dei Led Zeppelin, di Steve Vai.
E invece hai pensato male.
Perché stasera ti hanno dato buca: allo Scantinato non c’è nessuno.
sabato 7 aprile 2012
Zucchero di Kanna. 38
- Oh, stai bene vestito così!
- Grazie, perché?
- Mi ricordi uno spagnolo, non lo so, mi fai venire in mente il sole, i tori, la corrida...
- Wow, è un bel complimento!
La sera dopo:
- Oh, ma come ti sei conciato?
- Sto vestito come ieri...
- Mi sembri un papanonno!
Gli Altri stanno di fuori di testa, cambiano umore e cambiano idea dall’oggi al domani. Le femmine poi non ne parliamo!, soprattutto quando c’hanno il ciclo!
Perciò un buon consiglio che posso dare è questo: non stare mai ad ascoltarli, gli Altri.
Ti Lovvo
lunedì 2 aprile 2012
Zucchero di Kanna. 37
Nic Scorreggia ha reperito uno pelato: costui asserisce di suonare la chitarra in una maniera mostruosa. Per adesso il mostruoso è lui, con la sua faccia tutta ciccia e brufoli!
Per iniziare dico di provare un po’ di cover, tipo Deep Purple e/o Led Zeppelin: Pelatone dice che non li conosce. ‘Azz, cominciamo bene! Raff propone di fare Another Brick In The Wall, che è un pezzo che conosce anche mia madre: Pelatone guarda per aria e non risponde. Nic borbotta, dice di provare con gli U2, magari In The Name of Love, conosciuta anche nel più sperduto villaggio dell'Alaska: Pelatone dice quasi con un sussurro che conosce a memoria tutto l’assolo di chitarra di Storie Di Tutti I Giorni, di Riccardo Fogli.
Ma per piaceeeeere!!!
domenica 1 aprile 2012
Zucchero di Kanna. 36
Maggio
Mia madre dice di stare attento la notte, che in giro ci stanno i podologhi che sdrupano i bambini.Mi ha detto: quella è roba mia.
Gli ho detto: ma chi te la tocca!
E lui: tu te la vuoi fare, e a me mi dà fastidio.
E io: cheee???, io non mi voglio fare proprio nessuna!
E lui: vi ho visti un sacco di volte da soli sotto casa sua a fumare.
E io: oh, ma chiii???!!! Non so manco dove abita!
E lui: non mi prendere per il culo guagliò, che con un cazzotto ti spengo...
Insomma non era Rosa Pajella il suo obiettivo. Anzi, dice che Rosa Pajella i bigliettini sotto il tergicristalli se li mette da sola, giusto per attirare la mia attenzione. Dice che Rosa Pajella me la posso tenere. Grazie, troppo buono. Capito a chi va dietro ‘sto stronzo di Geronimo?