sabato 13 aprile 2013

Prosecco Caldo



C'ho creduto fino alla fine che saresti venuta.
Sei sfuggente, sgusciante. Te ne stai lì, affacciata alla tua finestra, senza sporgerti mai. Non lasci intravedere spiragli, al telefono ti eclissi dopo un po'. Non verrai mai a bere un prosecco con me, compirò gli anni da solo in questo bar. Non c'è il mare qui, ma a ben immaginare, se vuoi se puoi, posso disegnartelo io. Forse hai bisogno di sollecitazioni, magari ti basta un sms di notte, o un piccione viaggiatore. Forse meriteresti che io sparissi, già da domani: ti dispiacerebbe, lo so, ma il tuo Mondo si riapproprierebbe di te. La lotta è impari, e non ti sogni neanche di sottovalutarmi. Ma se non vieni giù non potrò dimostrarti di cosa è capace il mio sguardo, né di quanto voglio c'è in un mio abbraccio. Sto solo arrampicandomi sugli specchi, lo so: il prosecco che avevo ordinato per te è ormai caldo: stasera mi hai freddato.

Nessun commento:

Posta un commento