Io non oso.
Nell’esatto momento in cui rimetto piede in casa tasto il polso alla mia stasi terribile. Stare sempre in disparte, ad aspettare, ad odiare.
Nell’esatto momento in cui rimetto piede in casa tasto il polso alla mia stasi terribile. Stare sempre in disparte, ad aspettare, ad odiare.
Non so cosa osare.
Forse sono ancora in tempo. Forse resterò illeso. Forse la notte, forse al buio. Devo urgentemente mettere le mani nella mia
vita e smuoverla.
Occhi appannati traslucidi. Una rabbia compressa che non trova sbocchi, presenza costante, la parte rassegnata di me. Fare convulso e maldestro, dissolversi nel nulla. Mi cercavo nel vuoto, cerco di
sorprenderlo, ma la paura di lui mi prende alla gola e allo
stomaco. Ingoio una bustina di aulin, sudosudo, gocce di sudore davanti agli occhi e lo sguardo bastardo. L'odore freddo delle stanze
vuote di casa mia.
Il timore di
vedere la mia vita scivolare via, il tormento, banale e inutile. In fondo io che c’entro con questo mondo di ragazzini?
Cerco conferme, atteggiamenti e espressioni insoddisfatte ironiche inquietanti. Non mi ascolto più, nonmiascoltopiù...
Cerco conferme, atteggiamenti e espressioni insoddisfatte ironiche inquietanti. Non mi ascolto più, nonmiascoltopiù...
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