Ho un fare paralitico, come
chi si sente le gambe spezzate da un momento all’altro. Sono informe al centro della strada, incapace di assumere un atteggiamento offensivo. Tiro fuori dal giubbotto di pelle il lettore mp3, infilo le cuffie e ascolto a tutto volume Jeremy dei Pearl Jam. Guai a chi s’azzarda a mettersi in mezzo. Appanno gli
occhi e mi lascio trasportare dalle lancinanti note di Jeremy: la song trasforma tutto l’habitat in un inferno di calore
bollente.
Agguanto la tipa che si ferma a fissarmi, stringendole un cappiobraccio attorno al collo, Jeremy,
ossessione ossessione, richiamare l’attenzione su di me.
- Che cazzo
vuoi??? - si divincola lei.
I pochi passanti si voltano a guardarci, qualcuno si ferma allarmato. L'ossessione
mi echeggia dentro come tamburi di guerra, tamtamtam.
Armeggio con la chiave nell’accensione della macchina, vetri aperti. Voglio rinchiudermi dentro l’enorme utero immaginario
di cui ho sempre bisogno, il mio Utero. Mi accuccio sul sedile,
aria affaticata, buio che ruota sulla mia testa, suoni sordi di Jeremy lontani, vocii sommessi, l'ossessione...
Sono fuori
tempo, sto perdendo il ritmo della realtà, sto perdendo...
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