domenica 8 gennaio 2012

Vietnam


E' solo un fuoco che brucia dentro me. Spesso è solo un bruciore di stomaco che mi dice di non bere troppo. Una scarica bestiale, tipo una bestia maledetta che mi carica di perversioni.
Non c'è niente di diverso, imbastardire le perversioni serve a diversificarsi. Una finta maschera che rende infinite le priorità e acidi gli ormoni. 
Una combustione di ossigeno che brucia, un inquinamento che mi dà prurito alla gola. Mi prendo per culo e gioco con bambole e profumi, i giorni sono giocattoli senza forme.
La puzza è insopportabile in questa topaia, è ormai inequivocabile: tu non sei qui e io morirò da sola. Ripenso ai tuoi equivoci dentro la tua voce, respiro a fatica e mi manca l'aria.
La tua assenza è traumatica, ho nella testa un rumore sordo che picchia hard. Ho voglia di fottere con uno qualunque, farlo ma senza la parte migliore di me: te. 
Una concezione astratta e un'impalcatura che crolla, ti ho aspettato per giorni, ma tu mi tieni dentro questo assurdo carnevale. Sono la tua puttana, con la maschera nera, una frusta e niente occhi
Non ci vedo più ormai.
Il tuo viso bianco pallido, dentro queste notte da vampiri, è solo una mia immagine delusa. Mi hai succhiata, spompata, scopata come peggio hai potuto, e ora dove sei?
Cazzo se brucia questo vuoto, è uno solo ma brucia. Manca delle tue parole e mi lascia nuda sul letto. Dentro la mia alcolica aria, sbronza, mi illudo che prima o poi possa finire questo mio vietnam dell’anima...


Nessun commento:

Posta un commento