Chiama chi ami, e che non sia sabato sera.
Ti rallegrerà come balli di gruppo in discoteca.
Ti riporterà alla tua prima ora.
Ti farà respirare la sua atmosfera.
Ti farà scoprire il paradiso in un garage.
Ti farà sentire prezioso e selezionato.
Ti farà partire verso Hollywood in tutto relax.
Ti farà vivere qualche attimo da incensurato.
Chiamate chi amate.
domenica 28 dicembre 2014
sabato 20 dicembre 2014
Con Fuso
La confusione è un amico molto speciale, viene a farmi visita ogni maledetto Natale.
Non è la sensazione più bella del mondo, lascia il segno senza chiederti chi sei.
Non ti rende più povero, né più ricco, piuttosto finge di essere al tuo servizio.
Sentirsi stupidi non è da stupidi, è stupida la tua esistenza se ti lasci fottere.
Scusate se è poco.
martedì 9 dicembre 2014
Ribelle
Essere
un ribelle, essere nero, essere come ruote di acciaio. Muoversi come
una regina, in modo che nessuno sappia, duro come roccia nell'era
della pietra. Amare come un aperol spritz, gusto secco, all'arancia.
Non può essere, ma almeno riflettere, viaggiare di riflessi. Cucirsi
addosso le emozioni, alta sartoria, e pretendersi, sparare a colpo
sicuro su tutto ciò che non vola più. Il battito, un beat tatuato
nella testa, un diavolo in bianco a indicare la strada più facile.
L'amore è più vero se brucia, se profuma di spiriti lontani che non
posso più elevare. Aspetterò immobile, dentro un harem di suoni,
schiavo non liberato, finché la notte non sarà solo un breve swing.
Essere
ribelle: ma prima di tutto essere.
domenica 23 novembre 2014
Misoginia
Vogliono il
sentimento a domicilio
Vogliono
tutto in omaggio
Vogliono
relazionare con una spesa minima
Vogliono le
madonne e San Giovanni Battista
Vogliono la
materia prima di qualità
Vogliono la
tua levitazione per 10 ore
Vogliono la
sera morbida ed elastica
Vogliono
ruotare sul tuo bordo
Vogliono
tenerti in cottura
Vogliono
vite ad alta digeribilità
Vogliono
consumare senza aver sete
Vogliono
happy family in promozione
L'erba
vogliono non cresce più.
domenica 9 novembre 2014
C'era una volta
C'era
una volta, nei miei sogni di adolescente coi brufoli, un uomo nero
che ballava e cantava da solo il Rhythm And Soul.
C'era
una volta, nei miei sogni di adolescente coi brufoli, un viaggio al
buio verso galassie poco luminose e lontane.
C'era
una volta, nei miei sogni di adolescente coi brufoli, un dracula che
succhiava il sangue dell'essenza mia vitale.
C'era
una volta, nei miei sogni di adolescente coi brufoli, uno stato di
confusione che portava a paradossali pomeriggi felici.
C'era
una volta, nei miei sogni di adolescente coi brufoli, delle sere così
fredde da far nevicare dentro la mia stanza.
C'era
una volta, nei miei sogni di adolescente coi brufoli, un paese di
balocchi infestato da infiniti Lucignoli.
C'era
una volta, nei miei sogni di adolescente coi brufoli, un giudice
dentro l'aula del tempo.
C'era
una volta nei miei sogni di adolescente coi brufoli, una passione
talmente folle da non esistere.
C'era
una volta nei miei sogni di adolescente coi brufoli, parole scritte
non ancora lette.
C'era
una volta nei miei sogni di adolescente coi brufoli, la favola di una
giovinezza con la gobba.
C'era
una volta nei miei sogni di adolescente coi brufoli, un volto
fantasma per niente amico.
C'era una volta, e adesso non c'è più.
giovedì 30 ottobre 2014
Sette Nani
Lunedì
è un nano fumoso, con contorni grigi poco definiti
Martedì
è un nano di poche sensazioni, colloso, nero e bollente
Mercoledì
è un nano infeltrito, non ha purezza, non ha spessore
Giovedì
è un nano repulsivo, idrofobo nel bel mezzo
Venerdì
è un nano affaticato, arrampicato sui muri
Sabato
è un nano ballerino, virtuoso senza saper baciare
Domenica
è una bianca neve che anziché scendere sale.
giovedì 16 ottobre 2014
E Io Pogo
Non
c'è motivo di cercare sempre dei momenti da rendere unici, finisci
per focalizzare un unico momento, sempre lo stesso e sempre inutile.
Un po' come alzarsi di notte e cercare la luce, ma quello che trovi è
solo un interruttore.
Lei
potrebbe anche essere un angelo, ma è l'infatuazione che ci mette le
ali, una specie di redbull dei sentimenti. E senti voci come cori da
stadio, parole che non comprendi e non assumono significati. Come
quando ti guardi allo specchio e provi espressioni diverse dalle tue
solite. Ti immagini reattivo come una tartaruga ninja, capace di
imprese da cartoon. Ma se fai due conti realizzi che non hai scopi
nella vita, se non la tua donna da uccidere.
Il
sesso è solo una questione di rete, mi direte voi, ma evadere dalle
storie quotidiane è un terno al lotto, soprattutto d'inverno, quando
resti a letto senza voglia di alzarti, quando vorresti cacciare la
tua preda anche se non sai qual è dov'è.
La
vita è una palla in buca, una sola, buttata dentro quella non ti
resta che cercare un pusher coi controcazzi. Perchè le frasi, le
parole, le espressioni che produciamo sono labirinti senza uscita, e
se ci fosse non vorresti uscire.
E
io pogo.
sabato 30 agosto 2014
Sciatò!
A
quelli che pensano che l'amore e/o la sensualità abbiano bisogno di
continue annotazioni io dico Sciatò!
A
quelli che si sentono poeti e invece sono macellai consiglio un corso
di kick boxing e dico sciatò!
A
quelli che applicano la meccanica quantistica pensando di poter
rimorchiare qualsiasi donna dico Sciatò!
A
tutti quei mammiferi che sopravvivono di carne fredda e sensazioni in
scatola io dico sciatò!
A
tutti quelli che si sentono artisti, artisti cani, artisti gay, buoni
con mille parole e/o immagini a non fartene percepire una io dico
sciatò!
A
tutti i cretini che credono di essere interessanti, a tutti quelli
interessati a cretinerie varie io dico sciatò!
A
tutti quelli che potrebbero radunarsi per un flash mobbing di
masturbazione collettiva dico sciatò!
A
tutte quelle che io sono una vera donna, io sono una donna da amare,
io sono, io, io dico sciatò!
A
tutti quelli che vivono una vita postuma con tendenze suicide
quotidiane io dico sciatò!
A
tutti quelli che riflettono sulla propria vita proprio mentre sono
davanti allo showroom di Chateaux D'Ax, io dico...
venerdì 29 agosto 2014
La Risposta
Vorrei
una risposta...
La
vita è un grande punto interrogativo o esclamativo?
La
scienza e la filosofia possono soddisfare la nostra fame di sapere
oppure Superquark è un format invendibile?
La
Bibbia è stata scritta da Dio su carta prima che questa fosse stata
inventata?
Uno
scrittore ha il dovere o il diritto di mettere nero su bianco ciò
che vuole?
Perché
la razza umana possiede cento lingue e ne studiamo solo 3?
Bambini
e ragazzi hanno in sé la fede oppure è solo un gioco nuovo online?
Una
buona notizia è quella che ha un lieto fine o è solo una brutta
notizia mancata?
Il
senso della vita è una domanda che ha un senso?
Se
soffriamo è colpa di Dio oppure ci ha creati masochisti?
Quando
si muore si finisce in un mondo ultraterreno o più realisticamente a
concimare terreno?
Vorrei
una risposta, i Testimoni di Geova sono alla mia porta.
lunedì 25 agosto 2014
Un Vero Uomo
Andare
a puttane ha i suoi vantaggi.
Hai
un pedaggio da pagare, sai da dove parti e sai dove arrivi: come in
autostrada. Il tuo conto corrente comunque ne risente. Se solo
camminare da solo per la città non fosse così pesante... Una sosta
da una puttana è un parcheggiare la mente, anche se può sembrare
tutt'altro. Bisogna aggiornarsi, con tutte queste straniere dell'est:
impari una lingua, la loro, che è fatta di poche parole e pochi
gesti. Se solo fosse così semplice con una donna vera... Una puttana
non è una donna vera, è una donna in visita, appare e scompare
nella tua vita da emarginato sessuale. E' una donna di comodo, non ti
fa richieste, se non i 20 o 30 euro, solo quelli. Risparmi tempo
prezioso, e se ne fai una convenzione diventa una vera convinzione.
Da
6 mesi, da quando è morta mia madre, non faccio altro che andare a
puttane.
Non
sono donne vere, e io non sono un vero uomo.
venerdì 15 agosto 2014
Le Più Belle Storie d'Amore
Le più belle storie d'amore sono rock e Disney non c'entra un cazzo.
Sono i primi passi, quelli che impari quando comincia la danza.
Sono attimi fuori dal tempo, come una canzone appena appena stonata.
Sono maschere da antieroe come Paperinik.
Sono segreti conosciuti ai più, cali di memoria e voci da tenore.
Sono carte illeggibili che a tradurle ti senti un re.
Sono parole di classe recitate da fuoriclasse.
Sono liriche misteriose e orecchiabili come una melodia pop.
Sono immagini registrate in un vecchio juke box.
Sono un jazz quartet che suona in due raddoppi.
Sono questioni di rime, un asso nella manica, un'agenzia di viaggi.
Sono come la ricerca dell'ottava nota perduta.
Sono storie in cui l'erede di Mozart sei tu.
Le più belle storie d'amore non cominciano proprio oggi.
Sono i primi passi, quelli che impari quando comincia la danza.
Sono attimi fuori dal tempo, come una canzone appena appena stonata.
Sono maschere da antieroe come Paperinik.
Sono segreti conosciuti ai più, cali di memoria e voci da tenore.
Sono carte illeggibili che a tradurle ti senti un re.
Sono parole di classe recitate da fuoriclasse.
Sono liriche misteriose e orecchiabili come una melodia pop.
Sono immagini registrate in un vecchio juke box.
Sono un jazz quartet che suona in due raddoppi.
Sono questioni di rime, un asso nella manica, un'agenzia di viaggi.
Sono come la ricerca dell'ottava nota perduta.
Sono storie in cui l'erede di Mozart sei tu.
Le più belle storie d'amore non cominciano proprio oggi.
mercoledì 16 luglio 2014
Fuggi Da Foggia
Ziosalvatore
ha aveva casualmente trovato questo rumeno, Costantino, nella piazza
di Borgo Segezia, e se l'era portato al podere a zappare i filari di
pomodori. L'aveva fatto mangiare, e verso le 3 del pomeriggio l'aveva
riaccompagnato a pascolare in piazza, dopo avergli messo in mano 30
euro. Costantino però s'era messo a piangere, non aveva un posto
dove andare, era vecchio e solo.
Ziosalvatore
se lo riportò al podere, chiese a Ziasabbetta che potevano fare.
Ziasabbetta fece mettere un letto con lenzuola pulite nel garage dei
trattori.
Costantino
dormò lì, per notti. Mangiò alla tavola con loro, e dava una mano.
Ma Ziosalvatore gli disse che lo poteva ospitare ma non mantenere, e
lo portò al podere del compare Donato, che lo mise a giornata nelle
sue terre a 40 euro.
Ziosalvatore
lo accompagnava la mattina alle 6 e lo andava a riprendere alle 4 del
pomeriggio. Costantino mangiava e usufruiva della loro casa e del
letto nel garage.
Dopo
4 mesi, piagnucolando, chiese a Ziosalvatore se poteva farsi
raggiungere da suo figlio che era ancora in Romania e se la passava
male. Ziosalvatore sbuffando chiese a Ziasabbetta, e i letti con
lenzuola pulite nel garage divennero due. Costantino e Costantino
Junior lavorarono nelle terre nell'intorno di Borgo Segezia, e
Ziasabbetta e Ziosalvatore gli facevano da mamma e papà.
Dopo
sei mesi i due Costantini chiesero se potevano farsi raggiungere
dall'altra figlia che era ancora in Romania, e i letti divennero tre.
Ziasabbetta preparava da mangiare per tutti e rifaceva i letti, e a
Malina trovarono un'occupazione presso una parrucchiera che lavorava
andando per i poderi.
La
famiglia rumena decise che era tempo di trovare una casetta in città,
e si sitemarono alla meglio continuando i loro lavori in nero.
Ziosabbetta
ogni tanto chiedeva di loro a Ziosalvatore, e Ziosalvatore rispondeva
che dovevano avere il tempo di sistemarsi per benino e poi sarebbero
tornati a trovarli.
Ziosalvatore
si ammalò, morì qualche tempo dopo; Ziasabbetta nei suoi momenti di
lucidità, erosa dalla grave malattia, chiedeva di Ziosalvatore e dei
Costantini e di Malina, e io le rispondevo che prima o poi sarebbero
tutti tornati da lei, uno per uno.
Nessuno
li vide più, neanche alla morte di Ziasabbetta...
Fuggi
da Foggia, non per Foggia ma... per chi?
(ringrazio
Roberto P. per avermi raccontato questa storia)
mercoledì 2 luglio 2014
8 Donne
In estate vedo doppio, troppe side B.
Disapprovo.
Colori yellow, ritmi pieni e pochi giorni che diventano tanti.
Una vita monocromatica.
Donne da discount, oggi ne ho contate 8.
Luglio, col cazzo che ti voglio.
Se mi vuoi compila il coupon e inviami.
Non rilascio ulteriori informazioni.
In fatto di donne so di aver ragione.
sabato 7 giugno 2014
Godzilla
Lei
è come un film di fantasmi visto due volte, non c'è guerra e non
c'è pace. Il futuro si riempie di giorni al passato, e quel che ho
passato lo so solo io e Dio Padre. Non c'è magnificenza, solo un
diavoletto malefico e poco figo. Domani è un apice che fa male come
un molare cariato. Pane amore e fantasia mi diventa una sceneggiatura
simile al burlesque. Troppa grazia e troppa birra fanno di me una
scimmia incappottata. E' come farsi un autogol e non rendersene conto
finché non si guarda il risultato cambiare sul display. Siamo
indigeni dentro una foresta di tante emozioni selvagge e carnivore.
Mappare le stelle in cielo è solo un'utopia scritta a quattro mani.
Non mi meraviglio più della mancanza di meraviglia.
Sono
sempre più appesantito come un dinosauro.
domenica 1 giugno 2014
Prova Una Volta
Prova una volta
a non sentirti obbligato, a non vivere di scadenze, a non firmare assegni, a non sentirti come gli Atti degli Apostoli, a non ricorrere a una data, a non porti domande relative, a non metterti a deposito, a non seguire principi generali, a non pregiudicare i tuoi pregiudizi, a non avere tutto il tempo necessario, a non sentirti come un mantenuto, a non avere sede né conseguenze, a non sputare sentenze, a non mutare espressione, a non essere retroattivo, a non fare brindisi, a non pensare che arriverà settembre,
prova una volta a inventarti una rock'n'roll band.
sabato 17 maggio 2014
So Cosa Vuol Dire Amaro
Vuol
dire
alzarsi
all'alba con una faccia da morto vivente
muoversi
tra i sentimenti con la delicatezza di Jack Lo Squartatore
dormire
senza russare finché non c'è luna piena
sentirsi
in una fiction col fantasma di lei alle costole
sentirsi
bello come può esserlo un demonio
vagare
senza gps in una zona di crepuscolo
comprare
un biglietto di solo ritorno e viaggiare con un mostro
combattere
il nuovo giorno traducendone il codice
vivere
le illusioni attraverso lo specchio
essere
solo ad un tavolo e sentirsi grande
sorridere
alla vita come Eddie sull'album Killers
convincersi
che i dubbi esistono e vivono tra noi
giocare
un grattaevinci tra la vita e la morte
ascoltare
la Top Twenty al Canale 666
so
cosa vuol dire bere piu' d'un amaro...
domenica 11 maggio 2014
Pare Brutto
Non puoi
uscire dal tuo corpo e provare a guardarti dal di fuori: pare brutto
Non puoi
lasciar credere di essere sensibile quando lo sei realmente: pare
brutto
Non puoi
permetterti il lusso di avere una percezione distorta del mondo: pare
brutto
Non puoi
dare la sensazione di volerti rendere invisibile: pare brutto
Non puoi
sentirti incapace di guardarti allo specchio: pare brutto
Non puoi
creare un distacco emotivo dalle tue emozioni: pare brutto
Non puoi
fare un film di tutto ed essere sempre tu la star: pare brutto
Non puoi
sentirti irreale in un'idea paranormale: pare brutto
Non puoi
dividerti in due, uno che partecipa l'altro che osserva: pare brutto
Non puoi
avere un altro Io fottutamente immaginario: pare brutto
Non puoi
stare a dire sempre che pare brutto: pare brutto...
sabato 10 maggio 2014
giovedì 8 maggio 2014
Lontanance
La
lontananza è un laciodrom,
è
un essere amici sempre diversi da come siamo noi,
è
un diluvio che neanche Noè,
è
una sequenza di noccioline mangiate a sforzo,
è
un sentirsi in due senza che sia un caso,
è
un condensato di frasi sconnesse su whatsapp,
è
un potere elettrico fatto di fobie,
è
un rafting sul Rio delle Amazzoni,
è
un profumo di violette che viene dal retroscena,
è
una trascendenza mista a conoscenza,
è
come stare seduti su una sedia a dondolo,
è
una favola con pochi ricercati invitati,
è
una camera singola in un hotel dell'Est:
la
lontananza, sai: non lo sai.
giovedì 17 aprile 2014
Come Gestire Correttamente Una Relazione Sentimentale
Non
portare il partner sotto il balcone di Giulietta a Verona
Delocalizzare
le attenzioni e snellire procedure e vincoli
Motivare validamente eventuali distacchi e trasferte
Applicare
adempimenti individuali e non di massa
Predisporre
attenzioni previdenziali e assistenziali
Non
imporre criteri impositivi né criteri in positivo
Confrontarsi
in diretta sulle richieste specifiche, di denaro escluse
Evitare
errori e certificati di falsa invalidità
Far
sentire la propria presenza in qualità di risorsa umana
Relazionare
concetti e profili, faccia a faccia, mai su Facebook
Dedicare
ampio spazio al dibattito, escludendo politica e Premier League
Chiarire
dubbi solo se è rock'n'roll
Inviare
euro 350 al sottoscritto qualora le succitate indicazioni vi siamo
tornate utili (sconto 5% per apertura nuove relazioni)
domenica 6 aprile 2014
Un Lunedì Di Sabato
Mi
trasformò quel lunedì in un sabato.
Mi
sentivo felice come una Pasqua, guidato da Nostro Signore, puntuale
in ogni mia parola e poco allergico alla primavera. Camminavamo uno
accanto all'altra, ed io mi autocelebravo, rilevavo la resurrezione
del mio Io cerebroleso. Ero rinato, rinato rinato. I suoi discorsi mi
guidavano fuori dalla mia austerity, avevo smesso di fare i conti con
me stesso e misuravo la lunghezza d'onda del suo sguardo. Il mio
cuore pulsava per tenermi in vita, nel bene e nel male, mi
rinfacciava il mio egoismo e accettava la generosità delle forme di
lei: in buona sostanza lei mi arrapava.
Mi
aveva aperto, i suoi occhi avevano luce, mi sentivo trasformato e
guarito: ero lì lì per saltarle addosso. Ero dilatato dalla sua
presenza, ringiovanito di due secoli, spalleggiato dal ritmo dei suoi
passi. Le fissavo l'orlo delle mutandine fuoriuscire dal bordo dei
suoi jeans stretti e sentivo che il mio amichetto si ingrossava:
volevo mangiarla.
Il
mondo mi sorrideva, lei mi sorrideva, il giorno mi sorrideva: troppa
felicità tutta d'un colpo, poteva venirmi un infarto.
Andò
via sorridendo, ed io rimasi a sorridermi addosso.
Mi
pentii, quel giorno, di non averla azzannata famelico, di non averle
leccato quel lungo collo bianco e eccitante.
Non
la vidi più, porcaputtanazzatroia...
sabato 8 marzo 2014
Pompeo
Mi
chiamo Pompeo.
Ma
tutti mi conoscono col nome di Stella. Sono buona, con la “u”.
Non sono quel che si dice “una bella tipa”, e questo mi manda in
bestia. Lavoro fino all'alba, come una vampira, anche se non succhio
sangue ma ben altro. Sono la regina di un impero, incoronatemi. Di
giorno mi allaccio la cintura, di notte la slaccio. Mi muovo in una
giungla di belve feroci, benvenuti. Sento di essere la protagonista
di un movie di nicchia, scene mute rallentate. Non ho tattiche, non
prevedo mosse: ballo alla luce dei fuochi quando fa freddo peggio che
al Polo Sud. Sono 12 anni che danzo e succhio, sono 12 anni che
vampirizzo il sesso proibito. Posso smettere quando voglio, sono una
sigaretta accesa al buio. Sono la mia migliore amica, mi confesso, mi
sconfesso. Non ho dubbi, neanche i più ragionevoli.
Salvatemi.
venerdì 7 marzo 2014
Gratuito
Ho
la testa in riparazione. Mi ci vorrebbe una vita
confezionata su misura, una camicia bianca e dei pantaloni che mi
aderiscano alla perfezione. Per il momento mi accontento di un
cuscino sfatto che cambia posto spesso in questa casa. Non voglio
essere un accessorio, un tantaltro tanto per dire. Non voglio
restarmene sull'orlo ad accorciarmi le maniche: ma questo è tutto un
altro paio di maniche. Questa vita va allargata e non ristretta, va
vissuta senza fare economia. Voglio esserci, dal lunedì al sabato e
riposare la domenica.
Realizzare,
riparare, riedificare.
Non
garantisco e non mi offro: sono gratuito.
venerdì 14 febbraio 2014
L'Amore è Frankstein
L'amore
ha la forza di Ercole, prima o poi perderà i capelli.
L'amore
è suddiviso in numerose sedute di psicanalisi.
L'amore
ha i segreti di chi sa osare.
L'amore
segue le leggi fisiche della massa per il volume.
L'amore
si veste come la gente perbene.
L'amore
sono tante notti a Las Vegas,
L'amore
resuscita come Frankstein.
L'amore
sono scommesse clandestine.
L'amore
è un dinosauro che ha perso il treno.
L'amore
è un crimine da salotto.
L'amore
è un poster di Justin Bieber,
L'amore
è un lupo squattrinato.
L'amore
è bello se si fa bastare.
L'amore
è il campo di battaglia degli Dei.
L'amore
ha un procuratore che intrallazzi nel giro.
L'amore
ha più di un senso: occhi, denti, nervi, gambe,
sabato 1 febbraio 2014
Cornelio
Seduto
a bordo letto disfatto, testa calata, canottiera bianca, collana di
cuoio con croce nera, barba incolta, capello lungo a ciocche
incrostate pendenti.
Così,
penso:
c'è
qualcosa che non posso cambiare
c'è
bisogno, sempre e comunque, di una donna e una flute di prosecco
bisogna
pregare fino alla fine del mondo
bisogna
seguire una propria strada
non
bisogna stare giù quando si è giù
c'è
sempre una missione da compiere
bisogna
parlare con tutti e cavalcare l'onda
bisogna
osservare la luna con occhi di bambino
bisogna
sostenere una dolce euforia
ci
sarà sempre una pioggia tagliente
Mi
alzo dal letto disfatto, tiro su la testa, mi sfilo la canottiera e
la collana e vado a radermi.
Domani
mi taglio i capelli.
giovedì 23 gennaio 2014
CogliOmo
Il cogliomo
è:
uno che
crede di poter essere self service
uno che
crede di avere il biglietto vincente
uno che
crede di essere fuori dall'ordinario
uno che
crede di essere 3 adulti
uno che
crede di non avere oneri
uno che
cerca sempre una convalida
uno che non
ha una data o un'ora
uno che non
ha una partenza né un arrivo
uno di
seconda classe
uno a
tariffa ridotta
uno che ci
mette almeno 6 ore
uno allo
stadio terminale
sabato 11 gennaio 2014
La C.I.A.
Mi
perseguita.
E'
una sola ma vale per tre. Ha un sorriso infinito che mi appare sullo
screen del mio iPhone 5S, un sorriso a 16 GB. Ha minuti da perdere
con me, una voce metallica che sconfina dentro 100 sms che mi manda
ogni giorno.
E'
una stalker.
E'
una mela che vorrebbe farsi mordere, come il logo della Apple.
E' il mio serpente, un pensiero latente, e non è Donatella.
Mi
spia.
Si
lascia immaginare, è la mia idea addizionale. Sono nuovo a questi
tormenti, non conosco le offerte del mercato del sentimento. Mi ha
chiesto di incontrarla mercoledì, senza aggiungere ulteriori
dettagli.
Mi
segue, ovunque.
Desidererei
avere maggiori info su di lei, sapere cosa fa il pomeriggio, il suo
numero di cell, se ha un fax o una email. Mi fa bibip di continuo,
col segnale acustico del telefonino. Sono intercettato, la mia
privacy è andata a farsi fottere.
E'
un duello a armi improprie, e io sono perdente già al secondo round.
mercoledì 8 gennaio 2014
Cappuccetto Redbull Vs. Loop
Cappuccetto Redbull andò nel bosco e, pensa un po', incontrò Loop. Raccolsero due porcini e qualche gallinaccio, mandarono un messaggio alla Nonna Granny su whatsapp in cui chiesero se l'acqua bolliva, nel qual caso avrebbe potuto pure buttare il riso.
Arrivarono.
Trovarono la tavola imbandita, qualche soppressata e due carciofini sott'aceto di antipasto, un paio di bottiglie di Taurasi e due pizze fritte. Si aggarbarono belli per bene, tanto che Loop aveva gli occhi iniettati di sangue; Cappuccetto Redbull e la Nonna Granny lo sfottevano, " Madò come ti sei combinato! Ti sei bevuto Sant'Anna dei Lombardi!!! Mo dobbiamo proprio vedere come fai a tornare a casa!". Ma Loop, che era furbo, subito notò che Nonna Granny aveva le orecchie a sventola: " Granny, sei bella tu!!!". Lo fece notare anche a Cappuccetto Redbull, la quale, basita, esclamò in barese antico: " Recchia di gomma!!!".
A Nonna Granny crebbero pure il naso e la bocca per la rabbia, "Cappuccè, a parte che d'ora in poi non ti do più una lira perché sei scostumata, i pranzetti vedi dove devi andare a farli! ". Cappuccetto Redbull, che non sapeva cucinare e non poteva andare al ristorante perché la Nonna Granny le aveva tagliato tutti i viveri, decise di fittarsi una casuccia con Loop. Ma Loop, che era cassintegrato, perdeva un sacco di pelo e alla povera Cappuccetto Redbull, che era allergica, toccava stare sempre col Folletto Workwerk per non starnutire.
Cappuccetto Redbull lasciò Loop e si sposò col Folletto Workwerk. Nacquero i New Trolls, che necessitavano di carezze tutte le sere. Loop invece, triste perché non sapeva più che sapore avessero, quelle carezze della sera, risentito con Nonna Granny e con il Taurasi, cui attribuiva la causa di tutte le sue sciagure sentimentali, andò dalla vecchia e, senza dir nulla, la sbranò velocemente. Nessuno si accorse del Nonnagrannicidio, e Loop continuò a percepire la pensione della vecchia e pure l'accompagnamento, fin quando l'INPS non gli mandò una visita fiscale.
E vissero tutti felici tra spesometri e redditometri.
Tranne Nonna Granny, deceduta, e il Folletto Worwerk.
Dinomimmo by Giogiò.
Dinomimmo by Giogiò.
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