mercoledì 30 novembre 2011

Niente Scritte Sui Muri


Inseguo qualcosa e parto da lontano. Più m'avvicino a me stesso, più noto fenomeni di ossidazione: il Tempo non ha opinione. Sono un maschio finto, poco usato, mi perdo per strada e nei drink colorati, al bar. Come sentirsi un chiodo arrugginito nella testa, puzza di carne cruda.
La sera si annuncia con pensieri nati solo ieri e già fermentati in acido. La mia
vita è vera, ma solo ogni tanto e un po’ alla volta, come una puttana che ti si concede senza guanto. Sono di un umore ibrido, le strade della città hanno un dubbio gusto, proprio come quei segnali spray d'amore sui muri opaco cemento della periferia. 
Mi accendo una siga e la fumo in un attimo. Questa sera fredda come un maggiordomo che non è lui l'assassino. Sarebbe finita in realtà, la mia serata, ma non ho bruciato nulla e tutto potrebbe ancora cominciare. Dentro gli occhi la voglia un’occasione con ghiaccio. Sono rassegnato, fino a qui a ci sono, ma poi stanotte i conti non torna.
Rientro a casa e sono in pigiama che salto sul letto. Mi vengono in mente degli aforismi di Oscar Wilde e un’orgia party finita male, tempo fa.
Non scriverò sui muri, ho finito lo spray.

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