domenica 2 ottobre 2011

Luna di


Una nuova notte, lunedì. Proprio nuova non direi. Non sono sazio, mi muovo vagabondo più che altro dentro di me. La luna non mi esalta, non dà spunti poetici: resta una palla bianca dentro un cielo nero. Modulo il volume dell'autoradio, cerco sound che mi appaghi, trovo solo spot di profumi e alcolici. Ci vorrebbe qualcuno che mi stringa a sè, non dico proprio un vero abbraccio, giusto un avvicinarsi di corpi.
Sono dentro un sogno psichedelico a porte chiuse, nessuno entra nessuno esce. Il buio è peloso, m’invento una strada tutta mia da percorrere. Sono assonnato ma anche assennato, non ho nulla a pretendere da questo lunedì. Non c'è niente da piangere e niente da ridere, solo un ripetersi di emozioni che non sono emozioni. Non serve insistere e non basta chiedere, cercare per non trovare, ecco, sembra proprio sia così. Freddo stanotte ma la sensazione è afa da bar solitario.  
Sono sudato, suda anche un riff di chitarra distorta che passa alla radio. Un assolo di anime in sol bemolle, un accordo lascivo che scorre sulla pelle. In questa notte non c'è da spingere, non c'è fretta e ci sono molti spazi vuoti. Un sottofondo tipo ninna nanna ci starebbe bene, qualcuno che mi culli. 
Sono tornato al punto di partenza, non ho altri giri da fare né voglia per articolarli. La luna è rimasta intatta dov'era, un po' come me...

Nessun commento:

Posta un commento