sabato 26 gennaio 2013

Piove Di Nuovo


Non sono in casa, non bussate.
I Pinkfloyd in sottofondo.
Sono come un cazzo impotente.
L'assolo di David Gilmour.
Ringhiare.
La gola infiammata, manca quasi il respiro.
L'occhio da zombi.
Il caldo artificiale della stanza.
Passi di danza epicurea.
La parete nuda e il suo sadismo.
Trachea e polmoni.
Aria pura aria pura.
Brividi su quarta e quinta vertebra.
Pinkfloyd cupi, una stretta alle palle.
Porta d'ingresso aperta.
Le buste della spesa sul pavimento.
Piove di nuovo.

giovedì 24 gennaio 2013

Tranquillo Tranquillo



Un'altra siga brucia il filtro, quasi quasi me ne offro un'altra. Situazione stabile, taccio tranquillo, un po' di terrore nei confronti del mondo, ma tutto sommato basta tacere. Le ore sono brevi, il sonno verrà a prendermi e tutto si spegnerà. Torneranno i lunedì, farò due calcoli e sbrigherò quotidianamente la mia vita.
Tranquillo, tranquillo…
Taccio…
Mi preoccupo di ciò che mi racconto e di cosa sono capace di pensare. Dapprima lo shock, poi lo squilibrio: finché non mi sento in pericolo, in bilico, dentro un giorno malato dentro il quale non volevo finire. Non c'è alcuna magia, non ci sono stelle che brillano, neanche il mio sguardo e poi tanto allucinato.
Mi fermo qui?
Mi lancio dentro una paura che diventa curiosità, evado con gli occhi, mi sento un eroe ma in negativo. Tutto intorno una città in costruzione, dove ognuno cerca se stesso, non lo trova e allora cerca un lavoro: ognuno vorrebbe essere un altro e l'altro vorrebbe non esserlo.
Tutti noi abbiamo tre facce non vere.


domenica 20 gennaio 2013

Dickens Senza Basette



Ieri son stato bene. Mi sembrava d'essere tornato a scuola, tra i banchi verdi invasi dai graffiti, a cercare di imparare. Dentro una giornata inglese, molto windy, molto cloudy molto rainy. Devo impararlo meglio, l'inglese, auspico un viaggio migratorio a Cambridge o a Oxford o a Springsteen.
Ieri son stato bene. Muovevo la lingua in modo naturale, il mio livello di competenza vitae mi si è innalzato. Mi sottoporrei a un test sul Piacere, il punteggio sarebbe massimo e accertato.
Ieri son stato bene. Dentro la mia idea di scelta, senza stare a rotolarmi nella testa con la madre di tutti i pensieri: il Perchè?...
Ieri son stato bene. Lo sguardo rivolto ai miei anni passati, e a quelli futuri, come il Natale di Dickens, ma senza basette lunghe. Mi sentivo propedeutico, pronto per sostenere l'appello quotidiano vitae.
Ieri son stato bene. Ero in partenza, verso dove non so. Mi muovevo, non so bene perché. Ero ai preliminari, dentro un presente senza basette come Dickens.
Ieri son stato bene, checchè se ne Dickens...

martedì 15 gennaio 2013

Turbolenze


Se non puoi battere il tuo nemico allora:
devi/allearti/a lui.
Il mio nemico è il Mondo, un mondo chiuso dentro questa città. Questa città è una piccola emorroide nel buco del culo dell'universo, e brucia, brucia in tutta la sua ignoranza e intolleranza. E' dura aspra stitica. Mi fa paura.
Mi fanno paura gli ipocriti, i moralisti, tutta questa plebaglia primitiva, i loro pregiudizi le loro preclusioni. Mi rallentano l'esistenza, mi creano turbolenze, malumori, flussi di rozzezza. Sono menti piatte che ululano nelle strade, nei vicoli, nelle piazze, negli angoli indefiniti e bui, nelle case senza finestre.
Guardo impaurito questo Mondo marcio che ficca il naso nelle mie cose, nella mia casa, nei miei jeans, nei miei maglioncini rosa di lana, nell’armadio di mia madre. Mia madre non mi capisce, lei puzza come tutto il resto del Mondo. Osserva in un triste silenzio i miei pantaloni con le pence, i miei golfini luccicanti di strass, i capelli quando me li ossigeno, il mio beauty-case con i trucchi. Ho il volto dolce, soprattutto quando ho addosso il cappotto bianco con collo di volpe. 
Non ho armi per battere questo Mondo: posso solo ridere più forte e imparare meglio a stare sui tacchi...

lunedì 14 gennaio 2013

Polo Sud


Mi prende alla gola, il sangue che mi ribolle. Il selvaggio che ho dentro. Mi frusto per tenermi calmo, ma senza successo. Mi consumo nella rabbia, sono pila elettrica che non si scarica. Non ho slancio, solo dei vuoti neri. Non ho energia positiva, solo silenzi calcolati. Sono polo sud, carico di furore e incazzature non sfogate. L’aria libera un assolo di tromba del mio vicino di casa, note cariate come gargarismi collutori.
Sono di piombo e mi azzanno alla gola, lupo affamato di carne cruda. La mia vita è rapida inversione a U, è una fuga dai malesseri, dai lamenti, dai dolori nella testa.
Vorrei diventare eroe, allucinato, temporaneamente in attesa. Ho voglia di pregare il mio Dio paraculo.

martedì 8 gennaio 2013

Nemico Dichiarato


Il mio nemico dichiarato è
una gabbia di passioni compresse,
un gioco arrugginito,
Anthony Perkins in Psycho,
atteggiamenti schizoidi,
la società conformata,
i colpi di mano,
i protagonisti dei romanzi,
le fritture con olii leggeri,
la sostanza dei fatti,
le grida disperate di battaglia,
la mossa degna di farmi apparire,
gli eroi dei fumetti,
le buone maniere,
stare fermo,
il lunedì,
la scena che sfugge di mano,
la lucidità necessaria,
i movimenti calcolati,
le maschere facciali,
Hannibal Lecter,
le stupide infatuazioni da ragazzini,
rimanerci tanto di cazzo,
e alla fine,
Eva, quella puttana...

lunedì 7 gennaio 2013

Dimmi Di No


1. quando ti chiedo di farmi sentire un bambino
2. quando ti chiedo di camminare da solo
3. quando mi fai sentire nominato tipo grande fratello
4. quando sono solo e soltanto al secondo caffè
5. quando mi fai sentire come nella notte dei congedanti
6. quando mi fai risvegliare dentro un cartoon di Walt Disney
7. quando mi spieghi che quella canzone parla di una sega
8. quando a guardarti mi fanno male i denti
9. quando non sai chi sono la domenica mattina

dimmi Di no...