martedì 24 gennaio 2012
La Solita Monnezza
venerdì 6 gennaio 2012
Graziaddio
lunedì 31 ottobre 2011
Il Pino Della Piana del Cervaro
venerdì 7 ottobre 2011
Giardini di Piazzale Italia
I Giardini di Piazzale Italia erano zeppo di giovani anime. Il loro vociare impigriva l’aria colorata degli anni ottanta. Si udivano risatine urlettine fischiettini gridolini squittii. I Giardini di Piazzale Italia erano come invasi da tanti topi in cerca di formaggio. I marciapiedi smattonellati incorniciavano aiuole incolte, le panchine erano un panorama piatto a buon uso e consumo della folla daunteenagers. Il brusio incolore era un flusso di detriti di parole.
Il pascolo era dominato da
ragazzoidi con l’acne
piccole smorfiosette con l’apparecchio ai denti
metalsbandatelli da paranza
postcomunisti al Palo, con logo Che Guevara
zombi drogo/avvinazzati
malombre cannate et scannate.
Un vasto assortimento di fauna post adolescenziale in perenne convegno e stazionamento e congelamento.
E in perenne scoglionamento.
lunedì 22 agosto 2011
Una Notte Che Neanche Dio
- Cosa c'è sotto?
- Non dormo bene, mi è quasi scomparsa la fame, mi si abbrutisce lo sguardo, mi puzza l’alito più del solito...
- E soprattutto c’hai sempre un volto stampato a fuoco negli occhi...
- Ne abbiamo già fatti fuori tre: non usciremo vivi da qui...
- C’ho paura, davvero paura…
- Basta parlare adesso, sembriamo due coglioni
- Lasciamo perdere, non c'è poprio nulla di cui convincermi…
- E soprattutto c’hai sempre un volto stampato a fuoco negli occhi...
- Non dormo bene, mi è quasi scomparsa la fame, mi si abbrutisce lo sguardo, mi puzza l’alito più del solito...
- Cosa c'è sotto?
- Sono come un bimbo che ha perso la sua Fatina…
- Non riesci neanche a dare un senso alla parola.
- Forse è proprio per quello...Vorrei dire basta...
- In questo periodo stai più atterrito del solito: eppure non è la prima volta.
- Mi sembra di vivere una vita azzardata…
- Devi fare un po' di manutenzione in quella testaccia di merda.
- Non ho la chiave giusta per aprire le porte che mi interessano...
- E quando mai non ti nascondi in un vittimismo facile facile
- Non valgo una lira, non ce la faccio…
- E' mezz’ora che ripeti questa lagna.
- Una notte che neanche Dio la vorrebbe vivere...
domenica 21 agosto 2011
Finzioni
Non ho predisposizioni accomodanti, né esternazioni che ne possano lasciar captare l’umore.
A volte sono' impaurito come davanti ad un medico in sala operatoria.
Esamino i mie giorni, rigirandoli e annusandoli.
Sono compresso tra lo zero e più infinito.
Tipo Singing In The Rain
domenica 31 luglio 2011
Replay
mercoledì 11 maggio 2011
Che Fine Abbiamo Fatto?
non avere una risposta
velocità supersonica di immagini del passato
elaborare una serie di ricordi distanti e vicini
parole fredde, il raccontare antiche lotte che ci riguardano
quell’intercalare intenso e nostalgico di Ti ricordi?
i silenzi del nostro presente
la mente che non rielabora tutti i momenti morti
animali troppo complicati
il desiderare tutto quello che non abbiamo
voglia di chiudere il cerchio dei sentimenti
starsene qua come un rincoglionito
aspettare l’alba che non arriva
un’emozione vera, profonda, che non dura troppo
bambinoni che a quarant’anni ancora non hanno trovato la loro strada
il sole che non sorge da questo lato
acqua gelida da morire
momenti bellissimi che non sappiamo governare
cinquantenni rincoglioniti a cercare di capire
le cose non vanno mai come le pensiamo noi...
mercoledì 13 aprile 2011
Fango
I Fango:
martedì 1 marzo 2011
Bairro Alto
domenica 20 febbraio 2011
Periféria
Box all'Autopark, un’umidità che si taglia a tronchi, fessure calate degli occhi. Monnezze gettate un po’ dovunque: piastra kenwood grigia, cassette alla chemmenefrega, cuffie stereo in agonia per terra, qualche libro con le intavolature per chitarra, amplificatori con le ragnatele, chiazze di muffa negli angoli, riviste di metalmusic in inglese, pornogiornali sdruciti, mozzocicche spente dappertutto.
venerdì 18 febbraio 2011
Underground Rats Are Dancing
Verio, jeans rossi, squadra i muri del Loculo Caldaie. Nessun movimento gasato, black guitar addobbata di nastrisolante verde da elettricista verde, impugnata tipo kalashnikov. Break on Thru’, riff di basso in Mi minore, corde che spazzolano la criniera psichedelica del rock. Ronzo al microfono, calabrone ubriaco, scombinato ballo fuori tempo: passi kitsch tali e quali a Freddie Mercury. Set di tamburi, Baffo sudatissimo e sudatissimi anche i tamburi, ritmo di batteria sincopato violento. Luci al neon sconfitto del Loculo condominiale, penombra da palcolive, immagini vorticose, suoni suoni che sono rumori rumori. Robbi urla e ruota all’impazzata la testa. Tempo in quattroquarti leggermente anticipato sul terzo movimento. Verio si toglie la t-shirt, torso nudo, testa riversa all’indietro, puzza di sudore all’apoteosi. Let’s go guys!, Break on Thru’ to the Other Side - Break on Thru’ to the Other Side! Muscoli del collo induriti, spasimo, note psichedeliconervose del riff di chitarra. Baffo stacca due colpi scromati, vengono giù due pezzi di intonaco dal soffitto. Gemiti funambolici di Robbi, inchino sull'assolo finale, l’odore della perfomance, del sound, della fatica, dei fumogeni, luci al neon che fulminano tutte le ombre. La Band stronca finale e saluta il pubblico, standing ovation…
domenica 30 gennaio 2011
Elicotteri
Sono pronto.
Mamma, mamma!, sono pronto!
E' come un esame. Di vita. A 27 metri di altezza. Già: 27. Aspettami mamma. Sono pronto. A saltare. Questa è una vita spostata. davvero. A 27 metri di quota. Ho le labbra secche. Sento odori che mi riempiono. Qualcosa mi penetra. Qualcosa mi arrotola. Un attimo solo. Un attimo lunghissimo. In questa vita siamo elicotteri. Coccolatemi un po'. Abbracciatemi. Circondatemi. Voglio quattro paia di braccia. Non voglio più scendere da questa gru. Sono in lotta, greco romana. Non sono in forma e non sono dopato. Sono slivellato. Mi si son bruciati i diodi. I soliti diodi. Non guardo giù. Siamo elicotteri. Un salto senza passione. Un'acrobazia in volo. Ho fame. Datemi kerosene. Gli elicotteri volano. Lega leggera. Siamo chiusi. Sull'orlo dell'esaurimento. Improvvisa fredda sensazione. Cuore pompa sangue. Endorfine. La fronte in una piega preoccupante. Il cielo è un avvertimento. Siamo minacce. Un sole nero all'orizzonte promette tempesta e calore. Un caldo ghigliottina. La morale che mi stacca la spina.