Lei ha un cielo tutto suo. Non vede le persone che le stanno attorno, si
muove in nome e per conto di se stessa. Il mondo è una piovra, e lei
non si lascia afferrare da quei tentacoli. Si muove da principessa
dentro questo hotel di montagna. Sono quattro notti che me la
ritrovo nel letto, e tre giorni che scompare senza che io sappia
dove. La sua è una partenza senza destinazione.
La
camera matrimoniale sa di vecchio e di muffa, la colazione la faccio
da solo, perchè lei mi sbatte tutta la notte, da quattro notti, e al
mattino non c'è più. Bevo il mio silenzio, nella grigia hall, questo succo
d'arancia sa di piscio. Non sono vaccinato a queste storie, a lei non chiedo nulla, perché ho il timore che le mie domande possano farla
scomparire del tutto.
Tiro
fuori dal portafogli la mia carta d'identità, guardo la foto: non mi
riconosco. Alla reception mi hanno garantito la massima discrezione:
con quello che costa... Lei si fa sbattere con partecipazione, e
suda, anche. E' la mia prima volta, se riesco voglio restare qui
almeno 30 giorni: e 30 notti. Ho ancora dei residui di energia da
spendere.
Guardo
ancora una volta il contratto: 3230 euro. Spesi bene. La mia firma in
chiaro e leggibile.
Il
cliente dichiara: soddisfatto.
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