domenica 6 ottobre 2013

Povero Cristo

Sono bombardato dai pensieri. Da una settimana sono tappato in casa. Ho chiuso tutte le finestre, tirato giù le tapparelle. Sono al buio completo, non distinguo il giorno dalla notte. Dormo a sprazzi, quando capita. Mi muovo alla luce di deboli candele. Ho quasi esaurito le provviste, la stanza da letto è invasa da rifiuti che non provvedo a eliminare: buste, cartoni, avanzi, cicche di sigaretta, briciole, polvere. E' un miscuglio di puzze nauseanti che mi accompagnano costantemente. Ho eliminato tutti i contatti con il mondo esterno: niente telefono niente televisione niente pc niente libri niente musica. Sono un fottuto naufrago dentro di me. Ci manca solo che mi cago addosso e il quadro è completo. Ogni tanto ho le allucinazioni: vedo bionde puttane che mi ridono in faccia mentre sono sdraiato nudo sul letto. Ma io non rido. Calcolo il tempo che la candela ci mette a spegnersi, e siccome sono tutte uguali so dire con netto anticipo quando la prossima si spegnerà. Un attimo prima che si spenga mi tiro su dal letto e con occhi pesanti e spiritati urlo: ora! E quella si spegne.
Mi sento un piccolo demone: ma anche un povero cristo.

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