sabato 15 giugno 2013

Io, Lucky e Jim

Ero a Woodstock, folla immensa e ululati alla luna, fricchettoni e figli dei fiori, gente sbattuta sull’erba e gente sbattuta dall’erba. Ero intunicato in un mantello rosso e plagiavo la folla con movimenti gasati/effervescenti. Le note gorgogliavano emettendo bollicine come una gazzosa a basso prezzo. La guitar impugnata tipo kalashnikov, puntata contro il pubblico infiammato.
Break on Thru’, yeah!
Riff in Mi minore, corde che spazzolano la criniera psichedelica del rock. Ronzo come un calabrone ubriaco in uno scombinato ballo fuori tempo, passi rapidi e vagamente kitsch. Sono sudatissimo, suono a un ritmo   sincopato e violento. Luci corsare, penombra del palco, immagini vorticose, suoni suoni, rumori rumori. Sbatto all’impazzata la testa, tempo in quattroquarti leggermente anticipato.
Jim Morrison entra a torso nudo, testariversa all’indietro, la folla è all’apoteosi, Let’s go guys!, Break on Thru’ to the Other Side - Break on Thru’ to the Other Side!, muscoli del collo induriti fino allo spasimo, note psichedeliconervose del riff di chitarra. Io brucio ossigeno a bocca aperta. I gemiti funambolici di Jim, il suo inchino finale esausto, l’odore degli assoli, della perfomance, del sound, della fatica, dei fumogeni. Le luci che fulminano tutte le ombre, Jim che saluta il suo pubblico, standing ovation…
- Grande Jim… - dico estasiato.
- Ma che stracazzo c’hai da stare così rincoglionito? Hai fumato?– dice Lucky, toccandosi freneticamente le palle.
- Giusto un po'... - sussurro. 
L’aria del grigio inverno si propone con spifferi freddi. Lucky scartavetra la gola e scatarra un missile salivale terra aria. Mi disgusta e lo spingo al largo. Entriamo nel 500 Blu parcheggiato sulla side laterale della Villa Comunale. L’interno umidiccio assorbe male il grigiore di quella giornata fiacca. L’aria indolenzita è satura di quell’apatia urban-adolescenziale.
Lucky si srotola un ricciolo di capelli, assalito dalla tricotillomania. Mi appoggio sullo schienale con un fare sbilanciato.
- Devo farmene un altra, se no esco pazzo… 
Accalco i pugni nelle tasche della giacca e fisso la folla che è ancora in standing ovation davanti a Jim.
- Dov'è Jim?
- Fanculo... - scatarra di nuovo Lucky.

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