martedì 2 agosto 2011

Tetrasentimental

Solite ore notturne, solito lasciarsi andare, solito dona loro o Signore l'eterno riposo.

Allo scopo di non generare inutili equivoci dico subito che questo è un momento tetrosentimentale.

Sono cinque attimi, che scandiscono uno il vuoto, due l'enormità, tre la nudità, quattro l'impalpabilità, cinque a discrezione di chi ascolta.

Il vuoto lo lascia la donnabambina che sto cercando e che invece va via.

Non immaginavo fosse così difficile trovarla, non avrei mai pensato che mi sarei perso dentro questo labirinto.

Il totale è l'anima e il corpo che si prendono e si dannano periodicamente.

La droga non funziona di giorno, che di notte sale l'assuefazione.

Il trip, il viaggio, la nuova dimensione, il colore rosso.

Ecco,è così, è proprio lei che ruba gli attimi e io non sono capace di riprenderli.

Se piango lei ride e allora viaggio dentro il trip, con un senso opprimente che rachia la gola di sigaretta.

Il terrore ha un sapore di frutta acerba, di passato di verdura.

Il mio incubo è che un giorno lei possa davvero arrivare, davvero durare, davvero credermi.

Comunque, quale sarebbe un'altra scelta?

Ci credo al punto che il bianco mi sembra nero e viceversa, anche di giorno.

Non ci metterei la firma.


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