sabato 17 maggio 2014

So Cosa Vuol Dire Amaro

Vuol dire
alzarsi all'alba con una faccia da morto vivente
muoversi tra i sentimenti con la delicatezza di Jack Lo Squartatore
dormire senza russare finché non c'è luna piena
sentirsi in una fiction col fantasma di lei alle costole
sentirsi bello come può esserlo un demonio
vagare senza gps in una zona di crepuscolo
comprare un biglietto di solo ritorno e viaggiare con un mostro
combattere il nuovo giorno traducendone il codice
vivere le illusioni attraverso lo specchio
essere solo ad un tavolo e sentirsi grande
sorridere alla vita come Eddie sull'album Killers
convincersi che i dubbi esistono e vivono tra noi
giocare un grattaevinci tra la vita e la morte
ascoltare la Top Twenty al Canale 666


so cosa vuol dire bere piu' d'un amaro...

domenica 11 maggio 2014

Pare Brutto

Non puoi uscire dal tuo corpo e provare a guardarti dal di fuori: pare brutto
Non puoi lasciar credere di essere sensibile quando lo sei realmente: pare brutto
Non puoi permetterti il lusso di avere una percezione distorta del mondo: pare brutto
Non puoi dare la sensazione di volerti rendere invisibile: pare brutto
Non puoi sentirti incapace di guardarti allo specchio: pare brutto
Non puoi creare un distacco emotivo dalle tue emozioni: pare brutto
Non puoi fare un film di tutto ed essere sempre tu la star: pare brutto
Non puoi sentirti irreale in un'idea paranormale: pare brutto
Non puoi dividerti in due, uno che partecipa l'altro che osserva: pare brutto
Non puoi avere un altro Io fottutamente immaginario: pare brutto


Non puoi stare a dire sempre che pare brutto: pare brutto...

giovedì 8 maggio 2014

Lontanance

La lontananza è un laciodrom,
è un essere amici sempre diversi da come siamo noi,
è un diluvio che neanche Noè,
è una sequenza di noccioline mangiate a sforzo,
è un sentirsi in due senza che sia un caso,
è un condensato di frasi sconnesse su whatsapp,
è un potere elettrico fatto di fobie,
è un rafting sul Rio delle Amazzoni,
è un profumo di violette che viene dal retroscena,
è una trascendenza mista a conoscenza,
è come stare seduti su una sedia a dondolo,
è una favola con pochi ricercati invitati,
è una camera singola in un hotel dell'Est:

la lontananza, sai: non lo sai.


giovedì 17 aprile 2014

Come Gestire Correttamente Una Relazione Sentimentale

Non portare il partner sotto il balcone di Giulietta a Verona
Delocalizzare le attenzioni e snellire procedure e vincoli
Motivare validamente eventuali distacchi e trasferte
Applicare adempimenti individuali e non di massa
Predisporre attenzioni previdenziali e assistenziali
Non imporre criteri impositivi né criteri in positivo
Confrontarsi in diretta sulle richieste specifiche, di denaro escluse
Evitare errori e certificati di falsa invalidità
Far sentire la propria presenza in qualità di risorsa umana
Relazionare concetti e profili, faccia a faccia, mai su Facebook
Dedicare ampio spazio al dibattito, escludendo politica e Premier League
Chiarire dubbi solo se è rock'n'roll

Inviare euro 350 al sottoscritto qualora le succitate indicazioni vi siamo tornate utili (sconto 5% per apertura nuove relazioni)   

domenica 6 aprile 2014

Un Lunedì Di Sabato

Mi trasformò quel lunedì in un sabato.
Mi sentivo felice come una Pasqua, guidato da Nostro Signore, puntuale in ogni mia parola e poco allergico alla primavera. Camminavamo uno accanto all'altra, ed io mi autocelebravo, rilevavo la resurrezione del mio Io cerebroleso. Ero rinato, rinato rinato. I suoi discorsi mi guidavano fuori dalla mia austerity, avevo smesso di fare i conti con me stesso e misuravo la lunghezza d'onda del suo sguardo. Il mio cuore pulsava per tenermi in vita, nel bene e nel male, mi rinfacciava il mio egoismo e accettava la generosità delle forme di lei: in buona sostanza lei mi arrapava.
Mi aveva aperto, i suoi occhi avevano luce, mi sentivo trasformato e guarito: ero lì lì per saltarle addosso. Ero dilatato dalla sua presenza, ringiovanito di due secoli, spalleggiato dal ritmo dei suoi passi. Le fissavo l'orlo delle mutandine fuoriuscire dal bordo dei suoi jeans stretti e sentivo che il mio amichetto si ingrossava: volevo mangiarla.
Il mondo mi sorrideva, lei mi sorrideva, il giorno mi sorrideva: troppa felicità tutta d'un colpo, poteva venirmi un infarto.
Andò via sorridendo, ed io rimasi a sorridermi addosso.
Mi pentii, quel giorno, di non averla azzannata famelico, di non averle leccato quel lungo collo bianco e eccitante.
Non la vidi più, porcaputtanazzatroia...


sabato 8 marzo 2014

Pompeo


Mi chiamo Pompeo.
Ma tutti mi conoscono col nome di Stella. Sono buona, con la “u”. Non sono quel che si dice “una bella tipa”, e questo mi manda in bestia. Lavoro fino all'alba, come una vampira, anche se non succhio sangue ma ben altro. Sono la regina di un impero, incoronatemi. Di giorno mi allaccio la cintura, di notte la slaccio. Mi muovo in una giungla di belve feroci, benvenuti. Sento di essere la protagonista di un movie di nicchia, scene mute rallentate. Non ho tattiche, non prevedo mosse: ballo alla luce dei fuochi quando fa freddo peggio che al Polo Sud. Sono 12 anni che danzo e succhio, sono 12 anni che vampirizzo il sesso proibito. Posso smettere quando voglio, sono una sigaretta accesa al buio. Sono la mia migliore amica, mi confesso, mi sconfesso. Non ho dubbi, neanche i più ragionevoli.

Salvatemi.