martedì 31 maggio 2011

Tenta/Azione






Una notte, una tentazione. Sono ormai tre notti che ci penso, se cedere o no, se continuare a pensarci o trovare un modo, anche barbaro per smettere. Le tentazioni sono luci nel buio, io non so come è cominciata, o forse lo so,ma che ne so. Cosa si fa in casi come questi? Devo crederci? Devo lasciarmi andare? Devo lasciar fare al caso? E se il vento me la soffiasse via, questa tentazione?
Tenta/azione, lo dice laparola stessa...
Non ci sono ancora vicino, e neanche lontano, mi sembra una situazione in bianco e nero e non so decidere se colorarla o lasciarla così com'è. Ho bisogno di odore e sapore, di sperimentarne gli effetti. Potrebbe portarmi via, lontano, volando e volendo, ma c'è un muro, quel muro che c'è in ognuno di noi.
Parlo con me ma non concludo un cazzo, non vado da nessuna parte così. E non vedo soluzioni, al momento, con poca fantasia cerco di inventare un nuovo me.
Il silenzio tace e acconsente, vedo il buio della notte e sono nudo anche me. Nudo allo specchio con le voglie bloccate e il mio fisico che è un bluff.
Le tentazioni, forse sono paradossi...

domenica 29 maggio 2011

San Valentino






Dice che San Valentino è la festa di ogni innamorato cretino. Allora i fatti sono due: o non sono innamorato o non sono cretino. Nutro dei dubbi sulla seconda affermazione.
Quando ti senti un po' solo, e anche un po’ cretino, la chiami. La inviti a uscire, la porti a bere, magari in un pub fuorimano, le parli. Poi attacca a parlare lei. Tu bevi, mentre lei fa l'elenco di tutti i suoi ex e tutte le disgrazie conseguenti. Ti fa capire che di uomini, adesso, non ne vuole sapere. Tu sei l'ultimo della serie, il confessore che ascolta in silenzio e  benedice, due padrenostro e un’avemaria. 
Amen.
Sotto casa sua, alle ore 1.35, nella mia macchina, i vetri si sono appannati. Tu lo vedi che è carina, ti attrae con quei lineamenti spigolosi e cinici. Ma lei con gli uomini basta, out, niente, ti ha detto. 
Lei aspetta prima di scendere, aspetta che io...
Ciao...
Ciao.
Mi telefoni?
Me lo dice con un tono tenero, mieloso, quasi voglioso.
E ora sì che mi sento cretino.

Sanguisughe





Trentasei gradi di latitudine, cerco la seconda stella a destra. Queste strade buie, a vele gonfie guido la flotta degli eventi. Guido compassato, segretamente infartato da lei e privato degli effetti magici di erbe est-asiatiche. Qualcuno ha disegnato questa notte apposta per me, e io ci abito dentro nolente. I soliti sintomi di asfittica esistenza, il freddo ghiaccio che mi porto a spasso. La vita non dà particolari appagamenti, rotte valide non ce ne sono. Giusto un cielo pulito, un caffè caldo con mezza bustina di zucchero. E poi nuvole selvagge come indios. Sensazioni chimiche che mi si attaccano come sanguisughe. Annuso l'aria e cerco il tuo profumo: mi prende e tramuta in Dio questi miei odori acidi. Questa notte è una bella donna che mi si concede. Il vento è infinito, soffia molle e gli occhi diventano prigionieri. Tu che cerchi le coordinate della felicità, a un certo punto ti romperai anche il cazzo di inseguirmi.
Arriverà il D-Day, e proveremo a sbarcare. Riuscirò anche a berlo tutto, questo rum e questa vita. Si diraderà questa nebbia, gli umori segreti vedranno la luce. Urlerò i cazzi miei ai quattro venti. Sarà un piacere trovarti, lo so che sempre stata qui: lo capisco dalla matita nera che usi sempre per i tuoi occhi...

Cuori In Overdose




Tre di cuori, rosso
i miei colori sono bianco e nero
a volte sono lucido, altre traslucido...
Gli anni trasudano, te li senti addosso con un effetto bagnato
su è giù per la città, come fosse in collina, a cercare spazi puliti
una fool immersion dentro gli sguardi di sconosciuti che passano
è light la sera, fatta di una luce leggera
e suono è nitido, effetti surround, che ti ruotano attorno...

E' un'overdose la vita, immagini a piccole dosi
emozioni rarefatte, come rari sono i fatti
gli attimi strafatti, e contatti subumani senza scendere a patti
rotti in love, corrotti un po' dall'idea di massa
i ritmi matti, il rumore dei piatti, correre dietro a chi e a che cosa...

Il banco vince quando gioco a questa roulette
anime rampanti, anime piene di rimpianti
parole taglienti fino alla fine
non c'è dose senza spine, non c'è uso senza abuso...

Tre di cuori, rosso
Tutto ha un limite, anche un limite è al limite,
un'empty night nella Foggia più sporca e selvaggia
niente in giro, solo figure sempre uguali
neanche una mente brillante, e pochi miti sfiniti....


lunedì 23 maggio 2011

Le Quattro



Sono le quattro del mattino ormai. Lei se n'è andata via senza voltarsi. L'ho fissata nel buio della città, guardavo le sua caviglie allontanarsi. Davanti l'uscio di casa barcollo. Anche la mia anima barcolla, vibra di alcol e desiderio sfumato. Passano svariati lampi di luce davanti ai miei occhi, e non riesco a centrare il letto. Tutto gira, dentro e fuori di me. Tutto mi ruota addosso, in primis il volto di lei, she spin me round, mordo le mie labbra e non provo dolore, brucia la testa e scoppia tutto quello che ronza dentro. Ho brutti pensieri questa notte, non ho buon auspici onirici. Domani mi sveglierò una merda, non ho grandi prospettive, direi. Ho lo sguardo orientale, le palpebre si allungano, io sbatto sul letto con un tonfo sordo. La mia mente non vuole spegnersi, cazzo.
Questa forse è l'ultima tappa, il giro si chiude in questo sarcofago, dentro questa stanza che sa di chernobyl. L'alienazione è sotto il soffitto, i resti dei miei neuroni siedono uno accanto all'altro rigonfi di questa serata trash. Mi slaccio le scarpe, le butto via, le dita dei miei piedi sono gelate, forse sono già morto. Nell'aria impestata dal fumo delle mie sigarette posso toccare il collasso sentimentale. Spero che questa farsa nottambula scivoli presto via.
E' una brutta storia di vent'anni fa, e io non posso continuare a pensarci.

domenica 22 maggio 2011

No Exit



La notte scorre via, diventa una violenta prigione. Le luci sulla strada sono verdi, ovali. Viaggio a settanta all'ora, la mente fuori dall'auto. Di più non posso. La strada lama è una bianca che serpeggia dentro una ferita. Questo buio è un piacere indolore. La testa urla in silenzio, è un ossimoro spietato che sprofonda a 6000 giri, molto al di su del motore. Lampi a cento watt nel cielo, sembra una sceneggiatura di una pessima fiction. Note metalliche dall'autoradio, una vecchia audiocassetta indifferente: Indifference, Pearl Jam.
Ho caldo, forse mi son bruciato l'orizzonte. Bestemmio, ma è solo la mia ansia che mi tiene in ansia. Sputo fuori dal finestrino, qualche schizzo mi ritorna negli occhi. Mi guardo dietro, nello specchietto retrovisore, e sono seduto anche sul sedile posteriore. Sono lontano da me. Sono dentro un attimo rallentato. Ora ho freddo, mi prendono vampate di gelo, ho l'anima in menopausa.
Sono dentro uno spazio infinito che impatta a crudo come una supernova spenta. Il buio è strafatto di musica dall'autoradio. Sono solo, i Pearl Jam mi gridano change direction, change your mind.
La mia mente mi è ignota, il cuore appestato guida ubriaco. Sono dentro una stanza chiusa, non ho la password. Non sono io adesso, e neanche questa notte è lei. Non ho vie d'uscita apparenti, no exit.
Faccio fatica, sono una macedonia di emozioni spaventate. Questa notte mi è equidistante, ammiro la magica luna e me ne sbatto il cazzo. Ho un nodo in gola, sono frustrato e coglione come un blues. Il vento invisibile, eppure è caldo, mi stira un sorriso e dice
...portami altre note.
Non voglio morire, immortality.
Anima mia perchè non te ne vai un po' affanculo? perchè non la smetti con questo game? resta con me e maneggiami con cura, questo ingorgo ipnotico non ha uscite.
No exit.



Calcetto




Al torneo di calcetto siamo stati finalmente eliminati, e dico finalmente perché mi stavo massacrando, agli sforzi fisici proprio non ci sono portato. Eppoi c’è sempre Geronimo che mi guarda storto per quella stronza storia di flippamenti in cui io non c’entro una mazza. Comunque fine del torneo, perché abbiamo concluso il nostro girone all’ultimo posto. Si qualificavano solo le prime due per fare le semifinali. Toh, giudica tu se era una squadra vera la nostra:
I Distillati – Perizoma 0-7
Flamengo – I Distillati 2-0 ( a tavolino, presente solo io)
I Distillati – Torna A Foggia Zeman 0- 9 (ho fatto un autogol)
Korekane – I Distillati 11-0 (stavo in porta)
I Distillati – Pazzi per Moana 0-5
Pisciloni – I Distillati 3-0 (abbiamo giocato solo per difenderci)
Lo so lo so, stai pensando: oh, ma questi manco un gol hanno fatto, ecchecazzo! E invece no, qua ti sbagli, perché durante la partita coi Pisciloni un gol l’avevamo fatto, ma l’arbitro ha annullato per un mio presunto fallo.
Figurati se il problema non doveva essere il mio fallo.