Buonasera
Dio (o buongiorno, fai Tu).
Ho
provato più volte a contattarti su Whatsapp, ma non risulti connesso
dall'Anno Zero, segno evidente che quell'evento luttuoso che colpì
la tua Famiglia ti ha profondamente segnato. Opto quindi per una
lettera tradizionale, cartacea: non metto l'indirizzo, perché
volendo sei in grado di farla pervenire a Te in qualsiasi momento.
Io
non ci credo che sei in Paradiso, ti annoieresti, e neanche
all'Inferno, lì parrebbe brutto starci. Immagino che tu sia in una
Tua dimensione virtuale, a smanettare su un social con un profilo
falso: giusto per adeguarti ai nostri tempi.
Pare
che il Tuo best seller sia il più venduto di tutti i tempi. Ho letto
poco, e in verità, in verità ti dico, che quel poco che conosco mi
incuriosisce da sempre. Reputo quindi doveroso porti delle domande.
Ma bada bene, non voglio risposte, quelle ce le ho già: mi basta
sapere che tu ne venga a conoscenza per girarle a Te Stesso.
Ecco,
te le elenco, senza una sequenza logica, così come mi sono balenate
nella testa:
1.
2.
3.
...
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