Ziosalvatore
ha aveva casualmente trovato questo rumeno, Costantino, nella piazza
di Borgo Segezia, e se l'era portato al podere a zappare i filari di
pomodori. L'aveva fatto mangiare, e verso le 3 del pomeriggio l'aveva
riaccompagnato a pascolare in piazza, dopo avergli messo in mano 30
euro. Costantino però s'era messo a piangere, non aveva un posto
dove andare, era vecchio e solo.
Ziosalvatore
se lo riportò al podere, chiese a Ziasabbetta che potevano fare.
Ziasabbetta fece mettere un letto con lenzuola pulite nel garage dei
trattori.
Costantino
dormò lì, per notti. Mangiò alla tavola con loro, e dava una mano.
Ma Ziosalvatore gli disse che lo poteva ospitare ma non mantenere, e
lo portò al podere del compare Donato, che lo mise a giornata nelle
sue terre a 40 euro.
Ziosalvatore
lo accompagnava la mattina alle 6 e lo andava a riprendere alle 4 del
pomeriggio. Costantino mangiava e usufruiva della loro casa e del
letto nel garage.
Dopo
4 mesi, piagnucolando, chiese a Ziosalvatore se poteva farsi
raggiungere da suo figlio che era ancora in Romania e se la passava
male. Ziosalvatore sbuffando chiese a Ziasabbetta, e i letti con
lenzuola pulite nel garage divennero due. Costantino e Costantino
Junior lavorarono nelle terre nell'intorno di Borgo Segezia, e
Ziasabbetta e Ziosalvatore gli facevano da mamma e papà.
Dopo
sei mesi i due Costantini chiesero se potevano farsi raggiungere
dall'altra figlia che era ancora in Romania, e i letti divennero tre.
Ziasabbetta preparava da mangiare per tutti e rifaceva i letti, e a
Malina trovarono un'occupazione presso una parrucchiera che lavorava
andando per i poderi.
La
famiglia rumena decise che era tempo di trovare una casetta in città,
e si sitemarono alla meglio continuando i loro lavori in nero.
Ziosabbetta
ogni tanto chiedeva di loro a Ziosalvatore, e Ziosalvatore rispondeva
che dovevano avere il tempo di sistemarsi per benino e poi sarebbero
tornati a trovarli.
Ziosalvatore
si ammalò, morì qualche tempo dopo; Ziasabbetta nei suoi momenti di
lucidità, erosa dalla grave malattia, chiedeva di Ziosalvatore e dei
Costantini e di Malina, e io le rispondevo che prima o poi sarebbero
tutti tornati da lei, uno per uno.
Nessuno
li vide più, neanche alla morte di Ziasabbetta...
Fuggi
da Foggia, non per Foggia ma... per chi?
(ringrazio
Roberto P. per avermi raccontato questa storia)