domenica 4 dicembre 2011

Io Gratto


Dormo poco e male, di notte, di giorno. Morirò all'alba, da solo, così come sono nato.
Le giornate nella mia City, agosto, una inutile attesa, in emergenza, come se avessi comprato un grattevinci e non volessi grattare sapendo di perdere. Potrei impormi di provarci, a grattare: a volte, nella vita, c'è una molla che scatta e decidi di ritrovare te stesso. Forse s'era perso, quel tuo te stesso, e quando questo momento arriva devi fare i conti con quella parte di te che in tutto questo frattempo si è smarrita.
Non ho perso lo smalto, con qualche sforzo potrei riprovarci a grattare la mia vita. Basta un amico o un'amica che ti aiuti ricarburare, tralasciando le difficoltà infinite della quotidianità. Lo devi a te stesso, la ricerca concreta di stimoli e di adrenalina che latitano da un po' ormai. 
Tu non connetti nonno...”, dice mio nipote, il piccolo.
" Me ne frego, io gratto!".

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