mercoledì 14 dicembre 2011

Le Mie Solitudini


Entrai per la prima volta in quel Club una sera in cui non avevo voglia di tornare casa a sopportare le mie solitudini taglienti. Non sono uno da vita notturna io, le lucibasse mi alienano ancora di più, il fumo circolare e vizioso mi opprime, l’alcol mi disgusta, le tipe mototruccate mi fanno diventare ogni giorno che passa più misogino. 

Ordinai una coca lemon, e la ragazza al banco mi spianò un sorriso da ararti qualunque terra arida. Mi stropicciai gli occhi, e a lei, quel gesto non dispiacque. I lineamenti del suo viso entrarono nella retina delle mie immagini sotto forma di quadri picassiani, figure multicolor e deformate.

Mi tornavano in mente le occhiate affilate della mia solitudine, i suoi lamenti, le sue intenzioni barbituriche. Si assestavano come filo spinato sulle rughe della fronte. Sto invecchiando, quella ragazza se ne accorse subito. Sto invecchiando, quella ragazza non mi avrebbe mai preso sul serio.


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