mercoledì 21 dicembre 2011

Zucchero di Kanna.9


A fare le ore piccole, non credo di poter reggere all’infinito. Mia madre, quando mi vede così, dice:

- E’ possibile che devi tornare sempre così tardi? Quando la metti la testa a posto?

E così mi viene un mal di testa da stare di umore nero tutto il giorno.

Quando un tuo amico ti spiana in faccia quello che c’ha dentro, e sto parlando dello sfogo di Maria A Pacc, ti rendi conto che è la stessa monnezza che c’hai dentro tu. Ti prende quella sindrome da Grande Mortificazione Acquisita dalla quale non puoi liberarti così.

E a dormire non ti fa dormire.

Me ne vado al Puzzo, solo solo mogio mogio. E succede una cosa strana: arriva Pamela e non mi caga quasi per niente! Quando mi ha assillato con i cazzi suoi m’aveva rotto abbastanza le palle debbo dire, mo’ che invece mi lascia in pace mi viene il nervoso. Nutro una specie di odio nei suoi confronti, perché un tempo l’ho corteggiata e non glien’è potuto fregare di meno. Forse perché non c’ho il Mercedes, quello vecchio tipo. Perciò mi fa rodere il fatto che c’ha il ragazzo ed è contenta.

La vita certe volte non ha il senso della giustizia, se permette a questa stronza di essere felice col suo pseudo amore mentree a me mi lascia solo come un cane a rimuginare sulle mie monnezze interiori.

Me ne posso anche tornare a casa a dormire, allora. Con l’incazzo al posto dello scazzo.

E con l’incazzo si riesce bene o male a chiudere occhio.

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