domenica 8 aprile 2012

Testa o Croce


Ho addosso una sensazione avvilente di fiacchezza, un’apatia che erode i pensieri sani fino al cuore. Sul balcone della mia camera, seduto a guardare mentre il sole va giù, inseguendo qualcosa che non sai neanche tu, i brividi i brividi che senti salire…. Tramonto rossoconfuso e strade ingolfate di auto strombazzamenti rombi di motosauri. Voci impastate nell’aria, la solita aria che si dà delle arie, un caldo ufff…

Neanche la brutale doccia fredda di dieci minuti fa è riuscita a rinvigorirmi, anzi, mi sento più congestionato di prima. Tutto il caos degenerato dei miei pensieri neri è tre metri esatti sopra di me: lei, nella sua stanza, forse nuda e sdraiata sul letto. La avverto appena, la percepisco sulla pelle, mentre un solo pensiero mi sfianca: questa notte...

Vorrei di colpo essere nella folla del mio silenzio, lasciarmi trastullare tra emozioni ondeggianti lunghe un’eternità. Sono fuori dimensione, perfida volontà morta nei miei bisogni. Rimpiango la mia fottutissima verde età artificiale, le lucineon dell'adolescenza sgargiante e gli scooter che ti passavano sui piedi. Ho bisogno di troie senza ritegno né pudore, so che ci sono, una è quassù, a tre metri. Guardo il biglietto, lo rigiro tra le dita un altro quarto d’ora venti minuti venticinque: una notte, un'orario segnato a penna.

Con questo caldo, ufff…

Una soluzione rapida, ecco, ci vuole una decisione ponderata valutata in ogni suo risvolto: i pro i contro, salire non salire, lasciare nulla al caso, valutare rischi pericoli, sperare che questo bilgietto sia vero fino in fondo, la mente lucida fredda o malata di lei, se lei l'ha scritto. La mano mancina nelle tasche, meglio la moneta da cinquanta centesimi o da un euro? Da un euro: la lancio per aria, la blocco schioccando sul dorso della mano destra. Socchiudo gliocchi e ho un lungo brivido sul collo:

croce…

Fa caldo, ffff...

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