domenica 25 marzo 2012

Zucchero di kanna. 33


Ero riuscito con un colpo solo ad organizzare una uscita a quattro. Ho acchiappato per telefono la Bovina e le ho detto se volevamo andarci a fare una pizza, e non ci contavo molto visto i miei modi di fare da lunatico. Però lei ha detto sì: solo che c’aveva già un mezzo appuntamento con un’amica e non la poteva mollare così su due piedi. Io ho detto che andava bene lo stesso e che portavo pur’io un amico.

Pensa e ripensa, mumble mumble, non mi viene l’idea geniale di invitare Geronimo? Ho pensato che forse poteva convincersi che non sono lo stronzo che gli toglie il pane femminile dalla bocca, magari poteva restarci contento e finirla di meditare pestaggi sanguinolenti nei riguardi del mio ossuto corpicino.

Partiamo in mezza serata, tutti e quattro con la mia macchina del cazzo, belli rampanti e pimpanti, l’amica della Bovina ben conciata nel look, Geronimo taciturno ma con l'aria felina sorniona, una situazione da farmici un monumento per come l’avevo escogitata e per come stava riuscendo bene.

Ma.

La mia macchina del cazzo, sì, proprio del cazzo, dopo cinque minuti di nostre facce raggianti non si va a fermare ingolfata e ci lascia in mezzo alla strada al freddo e al buio? Un nervoso, porcoggiuda! Loro sono tornati indietro tutti incazzati con l’autostop, promettendomi che sarebbero tornati a prendermi con un’altra macchina.

Chi li ha visti?

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