domenica 29 maggio 2011

San Valentino






Dice che San Valentino è la festa di ogni innamorato cretino. Allora i fatti sono due: o non sono innamorato o non sono cretino. Nutro dei dubbi sulla seconda affermazione.
Quando ti senti un po' solo, e anche un po’ cretino, la chiami. La inviti a uscire, la porti a bere, magari in un pub fuorimano, le parli. Poi attacca a parlare lei. Tu bevi, mentre lei fa l'elenco di tutti i suoi ex e tutte le disgrazie conseguenti. Ti fa capire che di uomini, adesso, non ne vuole sapere. Tu sei l'ultimo della serie, il confessore che ascolta in silenzio e  benedice, due padrenostro e un’avemaria. 
Amen.
Sotto casa sua, alle ore 1.35, nella mia macchina, i vetri si sono appannati. Tu lo vedi che è carina, ti attrae con quei lineamenti spigolosi e cinici. Ma lei con gli uomini basta, out, niente, ti ha detto. 
Lei aspetta prima di scendere, aspetta che io...
Ciao...
Ciao.
Mi telefoni?
Me lo dice con un tono tenero, mieloso, quasi voglioso.
E ora sì che mi sento cretino.

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