domenica 22 maggio 2011

No Exit



La notte scorre via, diventa una violenta prigione. Le luci sulla strada sono verdi, ovali. Viaggio a settanta all'ora, la mente fuori dall'auto. Di più non posso. La strada lama è una bianca che serpeggia dentro una ferita. Questo buio è un piacere indolore. La testa urla in silenzio, è un ossimoro spietato che sprofonda a 6000 giri, molto al di su del motore. Lampi a cento watt nel cielo, sembra una sceneggiatura di una pessima fiction. Note metalliche dall'autoradio, una vecchia audiocassetta indifferente: Indifference, Pearl Jam.
Ho caldo, forse mi son bruciato l'orizzonte. Bestemmio, ma è solo la mia ansia che mi tiene in ansia. Sputo fuori dal finestrino, qualche schizzo mi ritorna negli occhi. Mi guardo dietro, nello specchietto retrovisore, e sono seduto anche sul sedile posteriore. Sono lontano da me. Sono dentro un attimo rallentato. Ora ho freddo, mi prendono vampate di gelo, ho l'anima in menopausa.
Sono dentro uno spazio infinito che impatta a crudo come una supernova spenta. Il buio è strafatto di musica dall'autoradio. Sono solo, i Pearl Jam mi gridano change direction, change your mind.
La mia mente mi è ignota, il cuore appestato guida ubriaco. Sono dentro una stanza chiusa, non ho la password. Non sono io adesso, e neanche questa notte è lei. Non ho vie d'uscita apparenti, no exit.
Faccio fatica, sono una macedonia di emozioni spaventate. Questa notte mi è equidistante, ammiro la magica luna e me ne sbatto il cazzo. Ho un nodo in gola, sono frustrato e coglione come un blues. Il vento invisibile, eppure è caldo, mi stira un sorriso e dice
...portami altre note.
Non voglio morire, immortality.
Anima mia perchè non te ne vai un po' affanculo? perchè non la smetti con questo game? resta con me e maneggiami con cura, questo ingorgo ipnotico non ha uscite.
No exit.



Nessun commento:

Posta un commento