giovedì 9 giugno 2011

Acidi




L'anima è ingenua, tende a restringersi, a lasciarsi intimidire da questo porco mondo. Vivo un delirio quotidiano, ho una febbre a 46 (anni). Comincio a scottare, la pochezza di quello che mi circonda mi infetta. Mordo il labbro inferiore e sopporto la sofferenza, non sento niente, non ho niente da sentire, non ho voglia di dissentire.
L'aria non è triste, la rendono così tutti quegli attimi sprecati a guardarsi dentro. Lei è la mia ombra, è il contrasto con la luce del sole. E' un'arte riuscire a vivere di sola luce, io non ne sono capace, lei sì. Le mie intenzioni con lei sono serie, voglio rubarle questa capacità, perché la mia volontà di esistere è svenuta.

E' solo un effetto di acidi, lo so, tutto gira…

La mia anima s'annoia a star con me tutti i giorni. Sono sempre a 46, c'è solo lei a fungermi da antibiotico. I muscoli sono contratti, le mie idee distorte diventano insostenibili.
Lasciami pure qui, le dico, su un post it scritto in rosso, lasciami perdere, non farti infettare da me.
Le otto, le nove, le dieci, le undici, il tempo batte come una puttana. La mia Stella viene via un po' per volta, mi accarezza tramite sms. Milioni a essere inquieti, e quindi io, e quindi lei.

E' solo un effetto di acidi...

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