domenica 25 novembre 2012

Zucchero di Kanna. 94



È arrivata stamattina. Stavo nel letto con ancora qualche decimo di febbre e di freddo e di raffreddore. Me l’ha portata mia madre: una cartolina da Amsterdam. Dice: Siamo venute a trovare degli amici, ne approfitto per riflettere a fondo, dovevo farlo, per te, per Marta (l’Amicafriz, n.d.r.), e quando tornerò spero di avere le idee più chiare.
Mi è venuto un nodo alla gola. Mi metto a sedere sul letto. Muoio di gelosia. Amsterdam… come suona densa di speranza questa parola…

Scantinato, altra riunione di condominio. Stavolta c’è pure Nic, che sta triste perché gli ho raccontato della cartolina col messaggio di Madda e il fatto che a lui non abbia scritto niente lo mette fuorigioco e lo fa stare giù.
Insomma che facciamo che non facciamo co’ ‘sti Cancabaia, chiacchiere chiacchiere senza riuscire a trovare una soluzione per farli sopravvivere ‘sti Cani che non Abbaiano Più. Anche ‘sta storia volge verso un triste final, si chiudono i battenti, lo Scantinato lo liberiamo, che andare avanti a buttare soldi per il fitto da chiedere a mammà, per tenere in vita tutto l’arsenale senza suonare, è pure un peccato.
Mi guardo alle spalle e per attimo vedo quello che sono stato in quello Scantinato: un supereroe della chitarra, Ciofek, col mio mantello nero mi porto via l’ampli e mi viene da piangere.

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