venerdì 26 ottobre 2012

Ho Ucciso il Buio



Il mio è un Giorno dilatato. La mia vita, per intero, è un Giorno cominciato al buio e molto lontano dal terminare. La mia diversità sovverte le regole, quelle regole non scritte che hanno costruito una invisibile corazza di ferro attorno al mio Io. Non posso farci nulla, sono cieca dalla nascita. Mi animo di coraggio quando suono Debussy al piano: le note mi prendono con forza, arrivano non so da dove e non so perché, e mi sento viva, e cosciente, e illuminata. Contro tutte le facili retoriche, contro i moralismi senza essenza, contro questa città e contro la sua gente e contro i suoi colori sbiaditi, colori che non vivo ma che sento. I colori del mondo sono dentro i tasti bianchi e neri, tutti i Mondi possibili arrivano dalle mie dita che scorrono sulla tastiera, musica che sbatte contro i tristi pensieri, contro tutte le stanze chiuse, contro il Vuoto e contro questo cielo mai visto... 
Dicono sia blu, il cielo: non so come sia, il “blu”, ma io lo sento in in Si bemolle. Il cielo è in Si bemolle, la voce di mia mamma è in Do, di settima quando è allegra, di quinta diminuita quando s'incazza.
Io suono, e sono viva. 
Suono come tu mi vedi.

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