giovedì 13 dicembre 2012

Zucchero di Kanna. 101



È la vigilia di Natale, l’allegria delle feste natalizie a casa mia si butta: c’è tutta la famiglia di mio fratello, moglie e bambini piccoli che urlano, c’è mia zia che ride senza che nessuno capisca per quale motivo, c’è mio zio che gira la frittura mista e mentre gira s’infila in bocca notevoli quantità di polipetti. Mia madre s’incazza con mio zio, che è suo fratello, ma lui la deride.
Io me ne sto chiuso nella mia camera, con la chitarra in mano, che sono un italiano e allora lasciatemi cantare, tutta la mia disperazione e solitudine. Dopo un po' arriva il mio nipotino più piccolo, che sfonda la porta e comincia a picchiare cazzotti sulla chitarra e io urlo a mio fratello di venirselo a prendere prima che l’ammazzo. Mio fratello arriva e dice che sono il solito esagerato, e intanto mia zia continua ridere, tra tre ore più o meno nasce Gesù, Cristo!, mio zio si è pappato tutti i polipetti, la moglie di mio fratello allatta il pupo alla sua tetta bella gonfia, mia madre accende la televisione, e buonasera signore e signori, questi i programmi della serata, e mia zia ride per i programmi della serata, e mio zio attacca le triglie a tutto spiano, mia madre gli dà una padellata sulla mano, il mio nipotino torna alla carica coi cazzotti sulla mia chitarra, e la tettona di mia cognata, e le triglie, e buonasera signori e signore, e natale, il capitone, la vigilia, l’allegria, il dolore e driiiinnn…. Driinnnn!
Drin?
È per te, dice mio fratello, da Amsterdam.


/ma poi nn mi hai più chiamato da quella volta...
/tu nn mi hai chiamata mai...
/è vero, sono stato uno stupido... Nn mi hai più detto nulla di Marta...
/nn ha più senso adesso...
/torni?
/qualche volta in agosto...ci vediamo magari la prossima volta?
/occhei...il Puzzo nn c'è più, andiamo in Piazzetta ti pago un caffè nero bollente...
/magari andiamo al Bar Haiti, che sta aperto...


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