domenica 9 dicembre 2012

Zucchero di Kanna. 100



Tra un po’ mi verranno le stimmate. Sono sull’orlo del martirio. Tutte le mattine al Puzzo a fare le pulizie: pulisci i tavoli i cessi il bancone la cucina i piatti i bicchieri, uuuuf! Mi sdreno e mi si accavallano le ossa. Tutti i pomeriggi dormo, perché sto a pezzi. Mia madre mi guarda fiera perché finalmente un lavoro ce l’ho e non le chiedo più gli euri 10 fissi ogni giorno. In più ha notato che non torno più la notte tardi e/o tutto imbriaco.
Dalle sette in poi prendo servizio al pub: spillo spine, servo ai tavoli, riempio ciotoline di aracnidi/mozzarelline/panzerottini, neanche il tempo di fumarsi una sigarettina. Ogni tanto arrivano Maria A Pacc e Geronimo felici come due pasque, Maria che mi sbaciucchia perché è contenta del fatto che c’ha il feeling e che almeno un amico non è emigrato, e cioè io, che mi faccio il culo quadrato in questa bettola. Ogni tanto viene la Bovina, che mi vede col vassoio in mano e ride, e io fingo di ridere con lei, mentre penso che a questo mondo il cancro viene sempre alle persone sbagliate. Ogni tanto viene Tina, che mi chiede come sto, tutta finta preoccupata e io lo so che in fondo non gliene frega niente ma di contro neanche a me me ne frega di lei. Ogni tanto viene Pamela, di nuovo tutta mototruccata, perché ha rimorchiato con un altro bestione col macchinone, e mi tartassa di logorrea cronica. Ogni tanto viene la Scoria e mi nascondo, ma lui mi trova lo stesso e io mi faccio il segno della croce. Ogni tanto viene Rosa Pajella, e mi mantengo fermo col vassoio sennò lo so che mi crolla tutto. Ogni tanto viene Capo Schizzato di Radiopace a propormi di fare certi programmi alternativi, ma poi mi vede stanco e scoglionato e pensa che è meglio se si trova un altro party partner migliore, che poi non ci vuole molto.
Vengono tutti questi, tutti meno che Lei...

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