domenica 12 agosto 2012

Zucchero di Kanna. 67



Sono le quattro di mattina e sto sfiammato di brutto. Ho la gola secca, arsa, bruciata.
Eravamo usciti in quattro, una serata organizzata chissà come da Nic: al Piper, io Nic Madda e Rosa Pajella. Ma lei non mi cagava per niente: si divertiva con Nic, forse perché l’invito gliel’ha fatto lui. E come se la intendevano! Ridevano complici, battutine battutine, sorrisini sorrisini, e io in disparte. Ieri stava a invelenirisi con l’amicafriz, e stasera tutta gaudente con l’amico dei miei coglioni. Mi tengono così distante che pure Rosa pajella non sa che dire. Precipito in seisette litri di birra rossa Wafenstrasse, doppio malto per un doppio scazzo. Mi sento un idiota, io ci sbavo dietro e lei fa la zoccola.
Dopo un po’ mi sono fatto accompagnare a casa, totalmente imbriaco, barcollante come un’ipotesi.
Mo’ mi giro e rigiro nel letto come una salamandra, non riesco a prendere sonno, ho un buio pesto dentro e fuori. Mi alzo mi rialzo, gola secca gola secca, fumo torbido e veleno. Mi autodilanio, dentro questa notte di merda che neanche Dylan Dog…


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